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I Martedì Critici – Giuseppe Salvatori

I Martedì Critici – Giuseppe Salvatori

Giuseppe Salvatori, ospite del quinto appuntamento dei Martedì Critici al Chiostro del Bramante di Roma, fu uno di quegli artisti che in Italia, sul finire degli anni Settanta, ripresero a coltivare il linguaggio pittorico

Scritto da  | mercoledì, 24 ottobre 2012

Giuseppe Salvatori, Settimo cielo, 2011 (particolare)

 

GIUSEPPE SALVATORI

16 ottobre 2012, ore 19.30 

Chiostro del Bramante, Roma

a cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli

con la collaborazione di Sara De Chiara

Ospite del quinto appuntamento dei Martedì Critici al Chiostro del Bramante è  Giuseppe Salvatori (Roma, 1955).

Tra gli artefici più interessanti e originali di quel ritorno alla pittura in chiave concettuale della fine degli anni Settanta, anche  Salvatori, come Felice Levini e Vittorio Messina recentemente intervenuti ai Martedì Critici, compie il suo esordio artistico in quel fertile laboratorio di idee che fu lo spazio di Sant’Agata dei Goti a Roma sullo scorcio di quel decennio. Cresciuto all’interno di un mileu letterario che ha permeato la sua produzione artistica (sono molte le sue collaborazioni con poeti, saggisti e narratori, oltre ad aver fondato una rivista di poesia), la pittura di Salvatori spazia dalla storia alla letteratura, dalla natura all’architettura fino all’attualità, con una grande raffinatezza formale e rivolgendo allo stesso tempo un occhio al passato e l’altro verso il futuro. Diverse sono le fasi che si possono rintracciare nel suo percorso: dai primi anni in cui forte è l’interesse per la metafisica italiana del Primo Novecento, che si avverte nei lavori realizzati con il pastello su tela, al periodo della metà degli anni Ottanta in cui prevale la poetica del rapporto natura/cultura e dove la visione dell’opera si colloca tra la figurazione e l’astrazione, fino ai lavori degli anni Duemila in cui la componente simbolico – letteraria diventa un pretesto per una comunicazione più diretta dell’esistenza quotidiana e in cui vengono poste in evidenza e scandagliate le fragilità dell’essere, con il suo carico di ansie, paure, e più in generale tutti quei sentimenti che caratterizzano la nostra attualità.

Presente alle maggiori rassegne della pittura negli anni Ottanta, Salvatori era stato inserito da Barilli, Daolio e  Alinovi nel movimento pittorico dei Nuovi-Nuovi. Ha esposto in molte delle più importanti gallerie di ricerca italiane, tra le quali La Salita di G.T. Liverani, Massimo Minini e nel 1990 ha partecipato alla Biennale di Venezia.

Riprese e montaggio: Studio Ray
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I Martedì Critici – Renato Barilli

Renato Barilli
26 marzo 2019 ore 19.00
Visionarea Art Space
a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti

Martedì 26 marzo ha avuto luogo l’ottavo appuntamento stagionale de «I Martedì Critici», gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’«Associazione Culturale I Martedì Critici», giunti al decimo anno di attività.
Tale format si colloca nel più ampio progetto Visionarea Art Space, incubatore di idee che propone e promuove progetti di artisti contemporanei nazionali e internazionali, e che si avvale fin dalla prima edizione del fondamentale sostegno del Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele e della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale di cui il Prof. Emanuele è il Presidente.
La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell’arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno presso diverse sedi, a cominciare dal Visionarea Art Space di Roma.
Il tema comune del primo ciclo di incontri stagionali sarà “il Mediterraneo”, simbolo di culture antiche e moderne, luogo di incontri e scambi, spazio di conquiste, scoperte e conoscenza. Un Mare attorno al quale sono nate e cresciute alcune tra le più importanti civiltà dell’occidente e dell’oriente di questa parte di mondo, e si sono sviluppate le caratteristiche, uniche e peculiari, delle popolazioni che l’hanno vissuto e navigato. Maestri di chiara fama ed emergenti dal riconosciuto valore professionale saranno invitati presso il Visionarea Art Space per discutere della propria arte, di significati e poetiche, ma anche di una cultura comune, quella di area mediterranea appunto, che ha influenzato e caratterizzato nei secoli la produzione artistica e culturale delle nostre terre.

Ospite dell’ottavo appuntamento stagionale de «I Martedì Critici» sarà Renato Barilli (Bologna, 1935).
Renato Barilli, critico, storico della letteratura e dell’arte, nel 1970 inizia la sua carriera accademica presso l’Università di Bologna, insegnando prima Estetica e poi, dal 1972, Storia dell’Arte Contemporanea.
Dal 1980, è stato professore ordinario di Fenomenologia degli Stili presso il DAMS – Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, dove ha diretto il Dipartimento di Arti Visive. Dal 2011, è Professore emerito presso l’Università di Bologna. Negli anni, si è occupato parimenti di critica d’arte e di critica letteraria, ed è stato organizzatore di molte mostre sull’arte italiana dell’Ottocento e del Novecento.
Ha preso parte alla neoavanguardia degli anni Sessanta, contribuendo a fondare il “Gruppo 63” e diventando, ben presto, per il movimento, una delle principali voci critiche.
A partire dal 1974, ha scoperto e promosso il gruppo di artisti italiani da lui definito “Nuovi-nuovi”, di cui hanno fatto parte, tra gli altri, Luigi Ontani, Salvo, Felice Levini, Giuseppe Salvatori, Marcello Jori.
È stato tra i più importanti studiosi del postmodernismo, pur non condividendone con i manuali la periodizzazione. Barilli è stato infatti tra i principali teorizzatori della sostituzione del termine “contemporaneo”, utilizzato nei principali manuali italiani per indicare l’età che inizia nel 1789, data che segna la fine dell’epoca moderna, con la dicitura di “postmoderno”, termine che avrebbe in sé, e renderebbe pertanto evidente, il rapporto di successione, e anche di opposizione, tra l’una epoca e l’altra. Un’anticipazione del postmoderno di circa due secoli, quindi, fondata sulla convinzione che esista una netta correlazione tra i fatti artistico-letterari e quelli scientifico-tecnologici, e che la vera contemporaneità sia legata alle scoperte in tema di elettro-magnetismo e alla rivoluzione che il concetto stesso di elettricità ha portato nell’arte e nella letteratura. Ne deriva, da questa proposta di periodizzazione, un unico e grande postmodernismo che arriva fino ai nostri giorni, fatto di fasi, correnti e tendenze, sempre rispondenti ai progressi nel campo delle scienze e della tecnologia.
Come studioso dell’arte moderna e contemporanea, Barilli ha approfondito il tema della fruizione delle opere d’arte, sul solco delle proposte avanzate da M. McLuhan, sociologo, filosofo e critico letterario canadese, che analizzò, con un approccio di tipo evolutivo, lo sviluppo delle tecnologie e dei media, la loro influenza sui sistemi di comunicazione e il loro relazionarsi con l’ambiente e con l’utente.
È stato tra i primi in Italia a teorizzare un legame tra arte e tecnologia, a comprendere le potenzialità dell’utilizzo del computer e dell’introduzione dei nuovi media in campo artistico. È stato in prima linea, insieme a Maurizio Calvesi e Tommaso Trini, quando la video arte è apparsa ufficialmente in Italia, nel 1970, nell’ambito della mostra Gennaio ’70. 3° biennale internazionale della giovane pittura. Comportamenti Progetti Mediazioni, al Museo Civico di Bologna. Nel saggio introduttivo alla mostra aveva definito la video arte come la sperimentazione di un mezzo «inedito particolarmente intonato ai caratteri di una ‘civiltà elettronica’ avanzata», avviandosi, già in quegli anni, a diventare uno dei massimi esperti del settore.
Con la capacità di guardare sempre al futuro, al progresso, nel 1977, Barilli ha organizzato la prima Settimana Internazionale della Performance, in un momento storico in cui l’Italia tornava a guardare alla pittura e il gusto oscillava facilmente tra innovazione e ricerca della tradizione.
Nel 2010, Barilli ha affidato le sue memorie a Autoritratto a stampa (Bologna, Lupetti Editore), volume in cui offre al lettore un racconto autobiografico, dettagliato e appassionato, di alcuni dei momenti più significativi dell’arte contemporanea e della critica letteraria dagli anni Cinquanta ad oggi, e alcune tra le più affascinanti vicende, talvolta ancora inedite, verificatesi in Italia e all’estero.
Dal 2012, riprende in mano i pennelli e ricomincia a dipingere. Passione antica, quella della pittura, che aveva portato Renato Barilli a diplomarsi all’Accademia di Belle arti, negli stessi anni in cui frequentava il corso di laurea in Lettere Moderne presso l’Università di Bologna, passione poi abbandonata nel 1962, anno in cui decise di dedicarsi definitivamente alla critica e all’insegnamento. Nel 2018, presso la Permanente di Milano, si è tenuta la mostra Renato Barilli. Visti da vicino, che ha raccolto 70 tempere su carta, tra ritratti di protagonisti del mondo dell’arte, autoritratti e gruppi di famiglia
Nel 2015, Renato Barilli ha fondato il blog www.renatobarilli.it/blog, in cui, con cadenza settimanale, pubblica articoli, recensisce mostre e libri, affronta temi civili e questioni sociali, con tenacia, passione, con sguardo lucido e attento, continua nella sua azione di critico militante.
Renato Barilli è autore di numerosi libri tra cui: Scienza della cultura e fenomenologia degli stili (1982, nuova ed. 2007), L’arte contemporanea (1984, nuova ed. 2005), La neoavanguardia italiana (1995, nuova ed. 2007), L’alba del contemporaneo (1995), Dal Boccaccio al Verga. La narrativa italiana in età moderna (2003), Maniera moderna e Manierismo (2004), Prima e dopo il 2000. La ricerca artistica 1970-2005 (2006), La narrativa europea in età moderna. Da Defoe a Tolstoj (2010), Autoritratto a stampa (2010), La narrativa europea in età contemporanea. Cechov, Joyce, Proust, Woolf, Musil (2014). Presso Bollati Boringhieri ha pubblicato Storia dell’arte contemporanea in Italia. Da Canova alle ultime tendenze (2007) e Arte e cultura materiale in Occidente (2011).
È stato organizzatore di molte mostre sull’arte italiana dell’Ottocento e del Novecento, tra le quali si ricordano: Officina Italia (Bologna, Imola, Cesena, Rimini, 1997); Officina Europa (Bologna, Imola, Cesena, Rimini, 1999); Officina America (Bologna, Imola, Cesena, Rimini, 2002); Il nouveau réalisme dal 1970 ad oggi. Omaggio a Pierre Restany (Milano, 2004-2005; 2009) La giovine Italia. Omaggio degli artisti italiani a Giuseppe Mazzini nel bicentenario della nascita (Gambettola – FC, 2006; Bologna, 2007); Nuove-nuove icone per il nostro tempo (Milano, 2008); Siamo sempre Nuovi-nuovi (Firenze, 2009); Enzo Esposito – Anni Ottanta (Pietrasanta, 2009).
Nel 1972, è stato curatore, accanto a Francesco Arcangeli, della sezione “Opera o comportamento” della Biennale di Venezia. Nel 1990, è stato curatore della sezione “All’aperto” della Biennale di Venezia.
Nel 1998 ha vinto il premio “Feronia-Città di Fiano” per la critica militante.
Suoi articoli sono stati pubblicati su diverse testate giornalistiche, tra le quali, Corriere della sera, Il Resto del Carlino, La Stampa, il Giorno, L’Avanti!, L’Unità. Per molti anni è stato rubrichista per l’arte sull'”Espresso”.

Il 21 marzo, presso “ La Nuova Pesa. Centro per l’Arte Contemporanea” di Roma, inaugurerà la mostra Visti da vicino. L’esposizione comprenderà un’ampia selezione di opere della serie dei ritratti, prevalentemente personaggi del mondo dell’arte, esposte, lo scorso novembre, presso il Museo della Permanente di Milano.

 

ORGANIZZAZIONE
ASSOCIAZIONE CULTURALE I MARTEDI CRITICI
Tel. +39 339 7535051
info@imartedicritici.it
www.imartedicritici.com
Visionarea Art Space
Via della Conciliazione 4
Roma
http://www.visionareaartspace.org
Tel. 06 6889 22744
Sponsor:
Spedart Srl
Media Sponsor: Riprese video:
ARTRIBUNE
Marica Messa
con il supporto di:
Hidalgo Associazione culturale
con la collaborazione di:
Auditorium Conciliazione
Chorus Cafè
Supportato da:
FCA Fondazione Cultura e Arte
Partner:
ArtistProof Communication Lab
Assessorato cultura e turismo, dipartimento cultura, Roma Capitale

i martedì critici – simona marchini

SIMONA MARCHINI

martedì 19 maggio 2015, ore 17.30

Museo MACRO, Roma

a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti

 

Il secondo appuntamento de “I Martedì Critici” al MACRO, iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali (www.sovraintendenzaroma.it) prevede la partecipazione di Simona Marchini (Roma, 1941).

L’incontro, che seguirà l’ormai consueta formula dell’intervista pubblica condotta da Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti, si svolgerà presso la Sala Cinema del Macro.

Celebre attrice di teatro e di cinema, ma anche conduttrice radiofonica e televisiva, Simona Marchini è dalla metà degli anni Ottanta un’appassionata animatrice della vita intellettuale a Roma, promuovendo importanti iniziative culturali presso la galleria La Nuova Pesa, fondata dal padre Alvaro Marchini nel 1959 in via Frattina. Dopo la chiusura nel 1976, Simona Marchini decide di riprendere l’attività nel nuovo spazio di via del Corso dove, oltre a ricostituire un programma espositivo attento alle più interessanti proposte italiane e internazionali, fa rivivere anche il fervore intellettuale che aveva caratterizzato la fase della conduzione paterna. Negli anni Sessanta e Settanta la galleria era orientata verso la tendenza pittorica del realismo ed era teatro del dibattito culturale, animato da Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Ungaretti, Roberto Rossellini e Italo Calvino.

Il Centro Culturale La Nuova Pesa non ha tradito lo spirito della sua origine, caratterizzato dallo scambio e dal dialogo reciproco tra diverse discipline artistiche, come la letteratura, il teatro e la musica, un approccio aperto e sperimentale che rende La Nuova Pesa ancora oggi uno dei principali punti di riferimento della vita culturale romana. Tra le prime iniziative, la galleria accoglie un dibattito sul postmoderno, tra arte, filosofia e letteratura e promuove le tendenze de “I nuovi-nuovi” di Renato Barilli, l’“Anacronismo” di Maurizio Calvesi e l’”Astrazione povera” di Filiberto Menna.

Nel 1986 il progetto Minuscole ha coinvolto, tra gli altri, Carla Accardi, Alighiero Boetti, Ugo Nespolo, Giulio Paolini, Salvo e Mario Schifano. Negli anni Novanta Marchini coinvolge nella direzione del programma espositivo un gruppo di artisti, tra cui Felice Levini, H. H. Lim e Giuseppe Salvatori, che contribuiscono a rendere il programma vivace.

Tra le numerose rassegne Monitor, presentata tra il 1999 e il 2000, propone una riflessione sul rapporto tra opera visiva e poesia, mettendo a confronto Alighiero Boetti e Giovan Battista Salerno; Fabio Mauri e i poeti Nanni Cagnone, Gianni Scalia, Emanuele Trevi.

Dopo la mostra di Rebecca Horn e Jannis Kounellis, dal 2004 interviene nella direzione artistica il giovane critico Giacomo Zaza, che organizza le mostre di Wolf Vostell, Nagasawa e Araki, avviando anche un rapporto di collaborazione con diverse istituzioni.

INFO STAMPA:
Ufficio Stampa MACRO
Patrizia Morici / T. +39 06 82 07 73 71 / M. +39 348 54 86 548 / p.morici@zetema.it; stampa.macro@comune.roma.it 
INFO PUBBLICO:
MACRO
via Nizza 138, Roma
Orario di apertura: da martedì a domenica, ore 10.30-19.30  (la biglietteria chiude un’ora prima)
tel. 060608
www.museomacro.org

Organizzazione
ASSOCIAZIONE CULTURALE I MARTEDI CRITICI
Tel. +39 339 7535051
info@imartedicritici.it
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Servizi museali:
Zètema

http://www.zetema.it
Media Partner:
ARTRIBUNE​
http://www.artribune.com
EQUIPèCO Rivista di Arte e Cultura​
http://www.equipeco.it
Social Media and Web partners:
Art and Social Media
http://www.artandsocialmedia.tumblr.com
Sponsor:
SPEDART
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Terra di Saperi e Sapori:
http://www.terradisaporiesaperi.it
Fotografo:
Sebastiano Luciano Artworks and Architecture Photographer​
Grafica:
Alessandro Palmigiani
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La Grande asta per I Martedì Critici dal Giornale dell’arte

Gianni Dessì, In Opera, 2009-10
Roma. Dopo gli appuntamenti invernali presso il Museo Pecci di Milano, ad aprile e maggio tornano a Roma, presso il Chiostro del Bramante, gli incontri con artisti de«I Martedì Critici», ideati e curati da Alberto Dambruoso, affiancato ora da Guglielmo Gigliotti. A Gianni Dessì (9 aprile, nella foto una sua opera) e Alberto Di Fabio (16 aprile) seguiranno gli appuntamenti con Jannis Kounellis, Gregorio Botta, Claudio Verna, Bizhan Bassiri, con inizio alle ore  20.00.
A sostegno di questo appuntamento, che ha riscosso nel tempo ampio successo di pubblico, si svolgerà martedì 23 aprile, alle ore 19.00, presso la galleria La Nuova Pesa(via del Corso, 530), la «Grande Asta per i Martedì Critici», organizzata da Laura Lionetti. Le opere in asta sono di Renato Mambor, Luca Maria Patella, Sergio Lombardo, Maurizio Mochetti, Luigi Ontani, Giosetta Fioroni, Giovanni Albanese, Vittorio Messina, Pizzi Cannella, H.H. Lim, Pietro Ruffo, Giuseppe Gallo, Pietro Fortuna, Matteo Montani, Andrea Aquilanti, Flavio Favelli, Bizhan Bassiri, Gianni Dessì, Gregorio Botta, Paolo Canevari, Felice Levini, Alberto Di Fabio, Goldiechiari, Arcangelo Sassolino, Stefano Di Stasio, Andrea Fogli, Maurizio Donzelli, Giancarlo Limoni Mauro Di Silvestre, Giuseppe Salvatori, Jack Sal, Giacinto Occhionero, Antonello Viola, Giancarlo Neri, Gianfranco Gorgoni. In asta anche un’opera donata da Fabio Sargentini, il cui autore rimane al momento segreto.
Le opere, donate da alcuni degli artisti protagonisti degli incontri dei «Martedì Critici» degli anni passati, tutti solidali con l’idea che questa importante voce degli artisti e opportunità di scambio con il pubblico non si debba spegnere, saranno in esposizione da sabato 20 aprile (16.30-19) a La Nuova Pesa (dom. 21 e lun. 22 ore 11-19, martedì 23 ore 11-18).
La «Grande Asta per i Martedì Critici» è stata istituita per dare nuova linfa a incontri che mettono al centro l’arte e gli artisti, dopo un lungo periodo di loro paradossale perifericità all’interno del cosiddetto «sistema dell’arte». La coscienza dell’arte necessita di pensieri, scambi e parole, di ragionamenti sui come e sui «perché» di una disciplina dello spirito alla quale nessuna civiltà può rinunciare, al di là di ogni crisi, perché l’arte non va mai in crisi.

edizione online, 8 aprile 2013

La Grande Asta per I Martedì Critici da Art a part of a cult(ure)

i martedì critici: a roma si riparte con un’asta, il 23 aprile, a la nuova pesa

di Paolo di Pasquale
Dopo gli appuntamenti invernali presso il Museo Pecci di Milano, ad aprile e maggio tornano a Roma, presso il Chiostro del Bramante, gli incontri con artisti de I Martedì Critici. I talk sono stati ideati nel 2010 da Alberto Dambruoso, che li ha curati coadiuvato prima da Micol Di Veroli poi negli ultimi due anni assieme a Marco Tonelli; nella nuova edizione romana, con Guglielmo Gigliotti.


A sostegno di questa iniziativa che non ha avuto fini di lucro né ne contempla attualmente, si pone la generosità degli artisti che hanno donato un’opera da battere durante un’asta organizzata ad hoc: tale atto è motivato dalla comune solidarietà verso il progetto e a favore dell’idea che questa importante voce degli artisti e opportunità di scambio con il pubblico non si debba spegnere: qualcosa che invece è un rischio concreto poiché il tutto non giova di finanziamenti da parte delle istituzioni, che anzi, occorre ricordarlo, hanno imposto in passato all’associazione culturale, nata all’occorrenza, sgradevoli tariffari per la concessione dell’Auditorium di Mecenate, mantenendo al contempo il costo del biglietto di ingresso al pubblico, nonostante le numerose richieste affinché questo fosse eliminato.

Così, martedì 23 aprile, alle ore 19.00, presso la galleria La Nuova Pesa (Via del Corso, 530), si svolgerà laGrande Asta per i Martedì Critici, organizzata da Laura Lionetti. Battitore sarà Luciano Carnaroli.

Le opere in asta sono di Renato Mambor, Luca Maria Patella, Sergio Lombardo, Maurizio Mochetti, Luigi Ontani, Giosetta Fioroni, Giovanni Albanese, Vittorio Messina, Pizzi Cannella, H.H. Lim, Pietro Ruffo, Giuseppe Gallo, Pietro Fortuna, Matteo Montani, Andrea Aquilanti, Flavio Favelli, Bizhan Bassiri, Gianni Dessì, Gregorio Botta, Paolo Canevari, Felice Levini, Alberto Di Fabio, Goldiechiari, Arcangelo Sassolino, Stefano Di Stasio, Andrea Fogli, Luana Perilli, Maurizio Donzelli, Giancarlo Limoni Mauro Di Silvestre, Giuseppe Salvatori, Jack Sal, Giacinto Occhionero, Antonello Viola, Giancarlo Neri, Gianfranco Gorgoni. In asta anche un’opera donata da Fabio Sargentini, il cui autore rimane al momento segreto.

Le opere saranno in esposizione da sabato 20 aprile (16.30-19) sempre a La Nuova Pesa (dom. 21 e lun. 22 ore 11-19, martedì 23 ore 11-18).

Info e altro: