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I Martedì Critici – Luca Maria Patella

I Martedì Critici – Luca Maria Patella

Seconda tappa per i Martedì Critici al Chiostro del Bramante. Ospite della serata è Luca Maria Patella, artista eclettico per definizione. Scienza, filosofia, psicologia e letteratura si fanno immagine, nel sortilegio di una ricerca che punta a un gioco sottile tra percezione e immaginazione

Scritto da  | martedì, 2 ottobre 2012

“I Martedì Critici” – incontro con Luca Maria Patella
a cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli
25 settembre 2012
Chiostro del Bramante, Roma
riprese e montaggio Studio Ray

Luca Maria Patella

25 settembre 2012, ore 19.30

Chiostro del Bramante, Roma

a cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli

con la collaborazione di Sara De Chiara

Ospite del secondo appuntamento stagionale dei Martedì Critici al Chiostro del Bramante è Luca Maria Patella (Roma, 1934).

Fotografo, filmaker, scultore, performer, psicologo, filosofo, poeta, letterato e scienziato, Patella è certamente tra gli artisti italiani più poliedrici e sperimentali degli ultimi cinquant’anni. Influenzato dagli studi scientifici del padre cosmologo, Patella fin dall’inizio della sua carriera ha maturato una visione dell’arte di tipo multidisciplinare dove scienza, letteratura, filosofia, psicologia tendono a fondersi in un unico progetto artistico senza gerarchie tra i differenti media utilizzati. L’ironia e il gusto del paradosso, provenienti dalla lezione di Duchamp, si ritrovano nei continui sconfinamenti tra realtà e finzione, negli slittamenti da forma a parola e viceversa che Patella compie, rivelando spesso il senso non univoco di oggetti e situazioni. Combinando i diversi linguaggi con grande libertà in una costante sperimentazione, l’artista è arrivato in maniera autonoma ad alcune soluzioni che sarebbero successivamente diventate delle vere e proprie tendenze: Patella può considerarsi un precursore della fotografia concettuale (“Si fa così”) e della Land Art (“Terra Animata”), oltre a essere stato tra i primi anche a realizzare “film d’artista” (celebre e recentemente restaurato il suo “Skmp2” del 1967 in cui compaiono come attori Kounellis, Mattiacci e Pascali, oltre allo stesso Patella). Ha partecipato a ben sette edizioni della Biennale di Venezia e ha esposto nei principali Musei d’arte del Mondo. Al Muhka di Anversa e a Castel Sant’Elmo di Napoli nel 2007 si sono tenute le più grandi antologiche a lui dedicate.

Per la serata dei Martedì Critici verranno proiettati alcuni video che documentano la produzione di Patella dalla metà degli anni Sessanta a oggi.

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I Martedì Critici- Fabio Sargentini

FABIO SARGENTINI

10 settembre 2014, ore 18.00

Museo MAXXI

a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti

con la collaborazione di Sara De Chiara, Federica Peligra e Alessandra Mazziotta

Ospite dell’appuntamento inaugurale del nuovo ciclo romano sarà Fabio Sargentini (Roma, 1939). Celebre gallerista, scrittore, regista teatrale e attore, fin dal 1957, anno di fondazione della Galleria L’Attico in piazza di Spagna, contribuisce con il padre Bruno a lanciare in Italia l’informale e il surrealismo. In seguito Sargentini si è distinto nel panorama dell’arte contemporanea per aver portato avanti un’arte di ricerca e di confine tra i linguaggi per un’accezione di spazio espositivo aperta, duttile, «teatrale» e performatica, uno spazio inteso come linguaggio e opera. In questo è stato pioneristico. Influssi letterari, di viaggio, esperienze personali di vita alimentano quindi un’idea di galleria come messa in scena di un pensiero, oltre che di oggetti estetici e azioni. L’incontro con Fabio Sargentini sarà quindi volto ad esplorare tutte quelle componenti della sua personalità culturale, dallo scrittore all’uomo di teatro, necessarie a restituire a tutto tondo la sua originale individualità.

Consumata la rottura professionale con il padre, Sargentini decide di dedicarsi all’opera di artisti giovani, guidato dall’intuizione, dall’orgoglio dell’anticipazione e dalla volontà di creare una propria identità culturale. Nel giugno del 1967, l’esposizione Fuoco immagine acqua terra getta le basi dell’Arte Povera. Nel gennaio 1969, ispirato dall’afflato ambientale delle opere che Pino Pascali aveva presentato a L’Attico, Sargentini cambia spazio espositivo, trasferendosi nel garage di via Beccaria, spazio che interpreta le esigenze delle nuove generazioni e che divenne presto un laboratorio di grande sperimentazione, di commistione tra le arti, rivoluzionando anche il rapporto tra artisti e pubblico. Il garage accoglie le mostre di Jannis Kounellis, Mario Merz, Eliseo Mattiacci, Sol Lewitt, Maurizio Mochetti, Luca Maria Patella, la prima mostra personale di Gino De Dominicis, e poi personali di Dennis Oppenheim, Jean Tinguely, Michelangelo Pistoletto, alternate a festival di danza e musica che portarono a Roma artisti, musicisti e performer internazionali, tra cui Simone Forti, La Monte Young, Terry Riley, Trisha Brown, Philip Glass, Steve Reich, Charlemagne Palestine, Yvonne Rainer, Joan Jonas. Mostre che hanno fatto storia, come i dodici cavalli vivi di Kounellis esposti nel 1969 o lo Zodiaco di De Dominicis, presentato nel 1970. Nel 1976 il garage di via Beccaria viene chiuso in maniera memorabile, inondato con cinquantamila litri di acqua, e aperto al pubblico per tre giorni. Sargentini si sposta allora nella galleria di via del Paradiso, aperta già dal 1972 e dove, dalla fine degli anni Settanta a oggi, alterna alle esposizioni d’arte (tra cui spiccano quelle più performative di Luigi Ontani e Gilbert & George), alcuni degli spettacoli di teatro sperimentale di cui è autore. I due spettacoli Peter Pan e Ballerina del 1979, presentati al Beat ’72, segnano in Italia l’avvento del teatro concettuale. Negli anni Ottanta Sargentini riprende una fitta e innovativa attività espositiva, presentando il lavoro degli artisti della scuola di San Lorenzo, quali Nunzio, Tirelli, Pizzi Cannella, accanto ad artisti quali Limoni, Ragalzi, Luzzi, Palmieri. Ancora oggi la Galleria L’Attico, lontana dalle logiche del mercato e dalle fiere, porta avanti un lavoro di ricerca, sostenendo molti artisti giovani, tra cui Matteo Montani, Luca Padroni, Giuseppe Capitano, Luigi Puxeddu, Mario Nalli.

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La Grande asta per I Martedì Critici dal Giornale dell’arte

Gianni Dessì, In Opera, 2009-10
Roma. Dopo gli appuntamenti invernali presso il Museo Pecci di Milano, ad aprile e maggio tornano a Roma, presso il Chiostro del Bramante, gli incontri con artisti de«I Martedì Critici», ideati e curati da Alberto Dambruoso, affiancato ora da Guglielmo Gigliotti. A Gianni Dessì (9 aprile, nella foto una sua opera) e Alberto Di Fabio (16 aprile) seguiranno gli appuntamenti con Jannis Kounellis, Gregorio Botta, Claudio Verna, Bizhan Bassiri, con inizio alle ore  20.00.
A sostegno di questo appuntamento, che ha riscosso nel tempo ampio successo di pubblico, si svolgerà martedì 23 aprile, alle ore 19.00, presso la galleria La Nuova Pesa(via del Corso, 530), la «Grande Asta per i Martedì Critici», organizzata da Laura Lionetti. Le opere in asta sono di Renato Mambor, Luca Maria Patella, Sergio Lombardo, Maurizio Mochetti, Luigi Ontani, Giosetta Fioroni, Giovanni Albanese, Vittorio Messina, Pizzi Cannella, H.H. Lim, Pietro Ruffo, Giuseppe Gallo, Pietro Fortuna, Matteo Montani, Andrea Aquilanti, Flavio Favelli, Bizhan Bassiri, Gianni Dessì, Gregorio Botta, Paolo Canevari, Felice Levini, Alberto Di Fabio, Goldiechiari, Arcangelo Sassolino, Stefano Di Stasio, Andrea Fogli, Maurizio Donzelli, Giancarlo Limoni Mauro Di Silvestre, Giuseppe Salvatori, Jack Sal, Giacinto Occhionero, Antonello Viola, Giancarlo Neri, Gianfranco Gorgoni. In asta anche un’opera donata da Fabio Sargentini, il cui autore rimane al momento segreto.
Le opere, donate da alcuni degli artisti protagonisti degli incontri dei «Martedì Critici» degli anni passati, tutti solidali con l’idea che questa importante voce degli artisti e opportunità di scambio con il pubblico non si debba spegnere, saranno in esposizione da sabato 20 aprile (16.30-19) a La Nuova Pesa (dom. 21 e lun. 22 ore 11-19, martedì 23 ore 11-18).
La «Grande Asta per i Martedì Critici» è stata istituita per dare nuova linfa a incontri che mettono al centro l’arte e gli artisti, dopo un lungo periodo di loro paradossale perifericità all’interno del cosiddetto «sistema dell’arte». La coscienza dell’arte necessita di pensieri, scambi e parole, di ragionamenti sui come e sui «perché» di una disciplina dello spirito alla quale nessuna civiltà può rinunciare, al di là di ogni crisi, perché l’arte non va mai in crisi.

edizione online, 8 aprile 2013

La Grande Asta per I Martedì Critici da Art a part of a cult(ure)

i martedì critici: a roma si riparte con un’asta, il 23 aprile, a la nuova pesa

di Paolo di Pasquale
Dopo gli appuntamenti invernali presso il Museo Pecci di Milano, ad aprile e maggio tornano a Roma, presso il Chiostro del Bramante, gli incontri con artisti de I Martedì Critici. I talk sono stati ideati nel 2010 da Alberto Dambruoso, che li ha curati coadiuvato prima da Micol Di Veroli poi negli ultimi due anni assieme a Marco Tonelli; nella nuova edizione romana, con Guglielmo Gigliotti.


A sostegno di questa iniziativa che non ha avuto fini di lucro né ne contempla attualmente, si pone la generosità degli artisti che hanno donato un’opera da battere durante un’asta organizzata ad hoc: tale atto è motivato dalla comune solidarietà verso il progetto e a favore dell’idea che questa importante voce degli artisti e opportunità di scambio con il pubblico non si debba spegnere: qualcosa che invece è un rischio concreto poiché il tutto non giova di finanziamenti da parte delle istituzioni, che anzi, occorre ricordarlo, hanno imposto in passato all’associazione culturale, nata all’occorrenza, sgradevoli tariffari per la concessione dell’Auditorium di Mecenate, mantenendo al contempo il costo del biglietto di ingresso al pubblico, nonostante le numerose richieste affinché questo fosse eliminato.

Così, martedì 23 aprile, alle ore 19.00, presso la galleria La Nuova Pesa (Via del Corso, 530), si svolgerà laGrande Asta per i Martedì Critici, organizzata da Laura Lionetti. Battitore sarà Luciano Carnaroli.

Le opere in asta sono di Renato Mambor, Luca Maria Patella, Sergio Lombardo, Maurizio Mochetti, Luigi Ontani, Giosetta Fioroni, Giovanni Albanese, Vittorio Messina, Pizzi Cannella, H.H. Lim, Pietro Ruffo, Giuseppe Gallo, Pietro Fortuna, Matteo Montani, Andrea Aquilanti, Flavio Favelli, Bizhan Bassiri, Gianni Dessì, Gregorio Botta, Paolo Canevari, Felice Levini, Alberto Di Fabio, Goldiechiari, Arcangelo Sassolino, Stefano Di Stasio, Andrea Fogli, Luana Perilli, Maurizio Donzelli, Giancarlo Limoni Mauro Di Silvestre, Giuseppe Salvatori, Jack Sal, Giacinto Occhionero, Antonello Viola, Giancarlo Neri, Gianfranco Gorgoni. In asta anche un’opera donata da Fabio Sargentini, il cui autore rimane al momento segreto.

Le opere saranno in esposizione da sabato 20 aprile (16.30-19) sempre a La Nuova Pesa (dom. 21 e lun. 22 ore 11-19, martedì 23 ore 11-18).

Info e altro: