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I Martedì Critici – Maurizio Mochetti

MAURIZIO MOCHETTI

a cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli

29 marzo 2011, ore 20.30

Auditorium di Mecenate, Roma

 

I Martedì Critici, al loro secondo appuntamento all’interno dell’Auditorium di Mecenate, con ospite d’eccezione: Maurizio Mochetti.

Vincitore del concorso indetto dal MAXXI di Roma, al cui interno è permanentemente installata una sua opera luminosa di alta e sofisticata tecnologia (basti considerare che partner dell’impresa è stata l’azienda aerospaziale Alenia), Mochetti è un artista che fin dalla metà degli anni Sessanta ha cercato di svincolare l’arte dalla tecnica e dalla materia tradizionale. Lavorando direttamente con la luce, la velocità, l’autodistruzione, il laser, lo spazio, la tecnologia aeronautica, Mochetti si pone come artista di punta di un’avanguardia che non ha mai dimenticato di essere tale.

Il concetto stesso di perfettibilità dell’opera d’arte in base al progresso scientifico o alla sperimentazione dei materiali più innovativi e spesso inaccessibili sul mercato, ha permesso all’artista di essere sempre in presa diretta col suo tempo, spesso anticipando nella sua ricerca tendenze e pratiche divenute poi più comuni e diffuse.

Per la serata dei Martedì Critici Maurizio installerà una sua opera e proietterà un video girato sul suo lavoro dal regista iraniano Mazdak Mirabedini e intitolato La traccia, già presentato in anteprima a Roma in occasione di Asiatica – Festival del Cinema asiatico.

 

Riprese e montaggio
STUDIO RAY
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I Martedì Critici – Luce Monachesi

Alessandra e Valentina Bonomo
26 febbraio 2019 ore 19.00
Visionarea Art Space
a cura di Alberto Dambruoso e Lorenzo Canova

Martedì 26 febbraio ha avuto luogo il settimo appuntamento stagionale de «I Martedì Critici», gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’«Associazione Culturale I Martedì Critici», giunti al nono anno di attività.
Tale format si colloca nel più ampio progetto Visionarea Art Space, incubatore di idee che propone e promuove progetti di artisti contemporanei nazionali e internazionali, e che si avvale fin dalla prima edizione del fondamentale sostegno del Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele e della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale di cui il Prof. Emanuele è il Presidente.
La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell’arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno presso diverse sedi, a cominciare dal Visionarea Art Space di Roma.
Il tema comune del primo ciclo di incontri stagionali sarà “il Mediterraneo”, simbolo di culture antiche e moderne, luogo di incontri e scambi, spazio di conquiste, scoperte e conoscenza. Un Mare attorno al quale sono nate e cresciute alcune tra le più importanti civiltà dell’occidente e dell’oriente di questa parte di mondo, e si sono sviluppate le caratteristiche, uniche e peculiari, delle popolazioni che l’hanno vissuto e navigato. Maestri di chiara fama ed emergenti dal riconosciuto valore professionale saranno invitati presso il Visionarea Art Space per discutere della propria arte, di significati e poetiche, ma anche di una cultura comune, quella di area mediterranea appunto, che ha influenzato e caratterizzato nei secoli la produzione artistica e culturale delle nostre terre.

Ospite del settimo appuntamento stagionale de «I Martedì Critici» sarà Luce Monachesi.

Figlia di Sante Monachesi, pittore, scultore, pensatore e teorizzatore, artista di riconosciuta fama, e di Parisella, valente incisore, Luce Monachesi è cresciuta, sin dalla tenera età, a contatto con il mondo dell’arte e con i tanti artisti che quotidianamente frequentavano la sua casa di San Lorenzo in Lucina. Dopo qualche anno di tranquilla infanzia marchigiana, in compagnia della nonna e della zia paterna, Luce e la sorella Donatella Monachesi vengono catapultate nella frenetica vita familiare romana, fatta di lezioni di storia dell’arte a colazione, pranzi con gli studenti delle Accademie di Belle Arti di tutto il mondo, tavole imbandite per cena, che intrattenevano il padre e gli amici artisti, tra cui Mafai, Trombadori, Donghi, Turcato, Bartolini, Rotella, sempre impegnati in appassionate conversazioni.

Tra Michelangelo e Boccioni, le Madonne di Raffaello, il futurismo, la pittura, la scultura e i movimenti artistici fondati da suo padre nel corso degli anni, Luce Monachesi cresce ereditando la fantasia dalla sua famiglia e la capacità di guardare, comprendere e comunicare il senso della bellezza e della creatività.

Laureandosi in Scienze Politiche, appassionandosi alla letteratura e allo studio delle lingue, Luce Monachesi tenta inizialmente di sfuggire al proprio destino nel mondo dell’arte, ma ben presto, su richiesta del padre, è costretta a fondare, in quegli spazi che erano stati la sede della redazione della rivista “Portonovo”, la Galleria del Cortile. Su quella strada, imboccata dietro il suggerimento paterno, con il compromesso di guardare soltanto ai giovani artisti della sua stessa generazione, Luce Monachesi resterà per il resto della vita, comprendendo il grande privilegio di appartenere al mondo dell’arte. Ancora una volta quel padre gigante, dai grandi baffi, l’aveva guidata nella giusta direzione. Determinata a voler seguire il suo sogno delle lingue e della scrittura, Luce Monachesi continuerà comunque, parallelamente all’attività di gallerista, a lavorare come insegnante di inglese e come giornalista, riuscendo, con tenacia e grande forza di volontà, a portare avanti brillantemente ognuno di questi impegni.

Nel 1966, Luce Monachesi fonda, quindi, la Galleria del Cortile – Archivio Sante Monachesi associazione culturale, per occuparsi di arte contemporanea, per dedicarsi alla valorizzazione di artisti di riconosciuta fama e per sostenere il lavoro di giovani artisti emergenti. Da quel momento in poi, la Galleria rappresenterà per Roma uno spazio di ricerca, un luogo di confronto tra l’arte italiana e quella del resto del mondo.

Espongono in Galleria i maggiori rappresentanti dell’arte concettuale e dell’arte povera: da Alighiero Boetti ad Emilio Prini, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Pistoletto, Vettor Pisani. Tra le mostre più significative si ricordano quelle dedicate a Max Bill, Ryman, Kosuth, Mochetti; tante le mostre collettive con opere di Daniel Buren, Robert Barry, Gilbert & George, Bruce Naumann, Lawrence Weiner, William Wegman, John Baldessari. Tra gli anni ’80 e ’90, la galleria ospita mostre di Luca Patella, Cloti Ricciardi, Felice Levini, Enzo Cucchi, Marlene Dumas, Joseph Beuys.
Nel 1996, in occasione dei trent’anni della Galleria del Cortile, Luce Monachesi presenta la mostra: “Mamma & Papà. Opere di Monachesi e Parisella”, per rendere omaggio ai suoi genitori artisti, con un’esposizione delle sculture in perspex del padre e delle acqueforti della madre.

Nel 2010, la Galleria del Cortile organizza, presso il Museo della Fondazione Roma, la mostra Sante Monachesi (1910-1991), che ripercorre, attraverso una selezione di circa cento opere tra dipinti e sculture, il variegato percorso creativo di Sante Monachesi, mettendo in evidenza i momenti più originali della sua arte e soprattutto la sua attenzione ai materiali frutto delle nuove tecnologie industriali.

Nel 2015, durante l’Anno Internazionale della Luce, iniziativa promossa dalle Nazioni Unite, Luce Monachesi organizza nella Galleria del Cortile la mostra “Illuminare il Pensiero”, invitando ad esporre Giovanni Albanese, Matteo Basilé, Camilla de Martino, Baldo Diodato, Lorenzo Fanfani, Joseph Kosuth, Felice Levini e H.H. Lim.

La galleria si occupa anche di mostre fotografiche, e ospita negli anni, tra gli altri, le opere di Elisabetta Catalano, Gianfranco Gorgoni, Alberto Orsini, Teresa Emanuele, Laurent Elie Badessi.
Nel 2017, Luce Monachesi presenta “Uomini ‘73”, remake della prima mostra dedicata a Elisabetta Catalano nel 1973, raccogliendo le stesse foto, esposte sempre nella Galleria del Cortile. A più di quarant’anni di distanza, in quello stesso spazio, su quelle stesse pareti, ritornano quegli stessi ritratti, quei personaggi rimasti vivi nel nostro presente, tra i quali Gino De Dominicis, Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Fabio Mauri, Vettor Pisani, Maurizio Mochetti, Jannis Kounellis.

Negli anni, Luce Monachesi cura numerose mostre all’estero, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, le Ambasciate e gli Istituti di Cultura Italiana (Città del Messico, Rio de Janeiro, Pechino, Corea del sud, Caracas, New York, Stoccolma, Francoforte e Kassel), in musei e luoghi istituzionali. Nel 1986, Luce Monachesi organizza la prima mostra italiana in Cina, a Pechino, in un percorso espositivo che racconta l’arte italiana da De Chirico a Maurizio Mochetti; nel 2012, cura la sua ultima mostra all’estero, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Canberra e l’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne, l’esposizione porta in Australia alcune tra le più belle e interessanti opere scultoree in perspex di Sante Monachesi.

Da diversi anni, la figlia Mirtilla Rolandi Ricci, laureata in Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, supporta la madre Luce Monachesi nella curatela delle mostre, con uno sguardo sempre vigile alla scoperta degli artisti del “Terzo Millennio”.

Luce Monachesi è fondatrice e unica titolare dell’Archivio Sante Monachesi.

Nel 2017, è vincitrice del premio Arte Sostantivo Femminile, assegnato dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma a otto donne impegnate nel mondo dell’arte e della cultura.

Ha collaborato con diverse testate giornalistiche tra cui l’Europeo e la Repubblica. Attualmente collabora con la rivista Myrrha.

Presso la Galleria del Cortile è in corso la mostra “Temi Preferiti”, con opere inedite di Sante Monachesi. L’esposizione sarà visitabile fino al 3 marzo 2019.

ORGANIZZAZIONE
ASSOCIAZIONE CULTURALE I MARTEDI CRITICI
Tel. +39 339 7535051
info@imartedicritici.it
www.imartedicritici.com
Visionarea Art Space
Via della Conciliazione 4
Roma
http://www.visionareaartspace.org
Tel. 06 6889 22744
Sponsor:
Spedart Srl
Media Sponsor: Riprese video:
ARTRIBUNE
Marica Messa
con il supporto di:
Hidalgo Associazione culturale
con la collaborazione di:
Auditorium Conciliazione
Chorus Cafè
Supportato da:
FCA Fondazione Cultura e Arte
Partner:
ArtistProof Communication Lab
Assessorato cultura e turismo, dipartimento cultura, Roma Capitale

 

I Martedì Critici- Fabio Sargentini

FABIO SARGENTINI

10 settembre 2014, ore 18.00

Museo MAXXI

a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti

con la collaborazione di Sara De Chiara, Federica Peligra e Alessandra Mazziotta

Ospite dell’appuntamento inaugurale del nuovo ciclo romano sarà Fabio Sargentini (Roma, 1939). Celebre gallerista, scrittore, regista teatrale e attore, fin dal 1957, anno di fondazione della Galleria L’Attico in piazza di Spagna, contribuisce con il padre Bruno a lanciare in Italia l’informale e il surrealismo. In seguito Sargentini si è distinto nel panorama dell’arte contemporanea per aver portato avanti un’arte di ricerca e di confine tra i linguaggi per un’accezione di spazio espositivo aperta, duttile, «teatrale» e performatica, uno spazio inteso come linguaggio e opera. In questo è stato pioneristico. Influssi letterari, di viaggio, esperienze personali di vita alimentano quindi un’idea di galleria come messa in scena di un pensiero, oltre che di oggetti estetici e azioni. L’incontro con Fabio Sargentini sarà quindi volto ad esplorare tutte quelle componenti della sua personalità culturale, dallo scrittore all’uomo di teatro, necessarie a restituire a tutto tondo la sua originale individualità.

Consumata la rottura professionale con il padre, Sargentini decide di dedicarsi all’opera di artisti giovani, guidato dall’intuizione, dall’orgoglio dell’anticipazione e dalla volontà di creare una propria identità culturale. Nel giugno del 1967, l’esposizione Fuoco immagine acqua terra getta le basi dell’Arte Povera. Nel gennaio 1969, ispirato dall’afflato ambientale delle opere che Pino Pascali aveva presentato a L’Attico, Sargentini cambia spazio espositivo, trasferendosi nel garage di via Beccaria, spazio che interpreta le esigenze delle nuove generazioni e che divenne presto un laboratorio di grande sperimentazione, di commistione tra le arti, rivoluzionando anche il rapporto tra artisti e pubblico. Il garage accoglie le mostre di Jannis Kounellis, Mario Merz, Eliseo Mattiacci, Sol Lewitt, Maurizio Mochetti, Luca Maria Patella, la prima mostra personale di Gino De Dominicis, e poi personali di Dennis Oppenheim, Jean Tinguely, Michelangelo Pistoletto, alternate a festival di danza e musica che portarono a Roma artisti, musicisti e performer internazionali, tra cui Simone Forti, La Monte Young, Terry Riley, Trisha Brown, Philip Glass, Steve Reich, Charlemagne Palestine, Yvonne Rainer, Joan Jonas. Mostre che hanno fatto storia, come i dodici cavalli vivi di Kounellis esposti nel 1969 o lo Zodiaco di De Dominicis, presentato nel 1970. Nel 1976 il garage di via Beccaria viene chiuso in maniera memorabile, inondato con cinquantamila litri di acqua, e aperto al pubblico per tre giorni. Sargentini si sposta allora nella galleria di via del Paradiso, aperta già dal 1972 e dove, dalla fine degli anni Settanta a oggi, alterna alle esposizioni d’arte (tra cui spiccano quelle più performative di Luigi Ontani e Gilbert & George), alcuni degli spettacoli di teatro sperimentale di cui è autore. I due spettacoli Peter Pan e Ballerina del 1979, presentati al Beat ’72, segnano in Italia l’avvento del teatro concettuale. Negli anni Ottanta Sargentini riprende una fitta e innovativa attività espositiva, presentando il lavoro degli artisti della scuola di San Lorenzo, quali Nunzio, Tirelli, Pizzi Cannella, accanto ad artisti quali Limoni, Ragalzi, Luzzi, Palmieri. Ancora oggi la Galleria L’Attico, lontana dalle logiche del mercato e dalle fiere, porta avanti un lavoro di ricerca, sostenendo molti artisti giovani, tra cui Matteo Montani, Luca Padroni, Giuseppe Capitano, Luigi Puxeddu, Mario Nalli.

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La Grande asta per I Martedì Critici dal Giornale dell’arte

Gianni Dessì, In Opera, 2009-10
Roma. Dopo gli appuntamenti invernali presso il Museo Pecci di Milano, ad aprile e maggio tornano a Roma, presso il Chiostro del Bramante, gli incontri con artisti de«I Martedì Critici», ideati e curati da Alberto Dambruoso, affiancato ora da Guglielmo Gigliotti. A Gianni Dessì (9 aprile, nella foto una sua opera) e Alberto Di Fabio (16 aprile) seguiranno gli appuntamenti con Jannis Kounellis, Gregorio Botta, Claudio Verna, Bizhan Bassiri, con inizio alle ore  20.00.
A sostegno di questo appuntamento, che ha riscosso nel tempo ampio successo di pubblico, si svolgerà martedì 23 aprile, alle ore 19.00, presso la galleria La Nuova Pesa(via del Corso, 530), la «Grande Asta per i Martedì Critici», organizzata da Laura Lionetti. Le opere in asta sono di Renato Mambor, Luca Maria Patella, Sergio Lombardo, Maurizio Mochetti, Luigi Ontani, Giosetta Fioroni, Giovanni Albanese, Vittorio Messina, Pizzi Cannella, H.H. Lim, Pietro Ruffo, Giuseppe Gallo, Pietro Fortuna, Matteo Montani, Andrea Aquilanti, Flavio Favelli, Bizhan Bassiri, Gianni Dessì, Gregorio Botta, Paolo Canevari, Felice Levini, Alberto Di Fabio, Goldiechiari, Arcangelo Sassolino, Stefano Di Stasio, Andrea Fogli, Maurizio Donzelli, Giancarlo Limoni Mauro Di Silvestre, Giuseppe Salvatori, Jack Sal, Giacinto Occhionero, Antonello Viola, Giancarlo Neri, Gianfranco Gorgoni. In asta anche un’opera donata da Fabio Sargentini, il cui autore rimane al momento segreto.
Le opere, donate da alcuni degli artisti protagonisti degli incontri dei «Martedì Critici» degli anni passati, tutti solidali con l’idea che questa importante voce degli artisti e opportunità di scambio con il pubblico non si debba spegnere, saranno in esposizione da sabato 20 aprile (16.30-19) a La Nuova Pesa (dom. 21 e lun. 22 ore 11-19, martedì 23 ore 11-18).
La «Grande Asta per i Martedì Critici» è stata istituita per dare nuova linfa a incontri che mettono al centro l’arte e gli artisti, dopo un lungo periodo di loro paradossale perifericità all’interno del cosiddetto «sistema dell’arte». La coscienza dell’arte necessita di pensieri, scambi e parole, di ragionamenti sui come e sui «perché» di una disciplina dello spirito alla quale nessuna civiltà può rinunciare, al di là di ogni crisi, perché l’arte non va mai in crisi.

edizione online, 8 aprile 2013

La Grande Asta per I Martedì Critici da Art a part of a cult(ure)

i martedì critici: a roma si riparte con un’asta, il 23 aprile, a la nuova pesa

di Paolo di Pasquale
Dopo gli appuntamenti invernali presso il Museo Pecci di Milano, ad aprile e maggio tornano a Roma, presso il Chiostro del Bramante, gli incontri con artisti de I Martedì Critici. I talk sono stati ideati nel 2010 da Alberto Dambruoso, che li ha curati coadiuvato prima da Micol Di Veroli poi negli ultimi due anni assieme a Marco Tonelli; nella nuova edizione romana, con Guglielmo Gigliotti.


A sostegno di questa iniziativa che non ha avuto fini di lucro né ne contempla attualmente, si pone la generosità degli artisti che hanno donato un’opera da battere durante un’asta organizzata ad hoc: tale atto è motivato dalla comune solidarietà verso il progetto e a favore dell’idea che questa importante voce degli artisti e opportunità di scambio con il pubblico non si debba spegnere: qualcosa che invece è un rischio concreto poiché il tutto non giova di finanziamenti da parte delle istituzioni, che anzi, occorre ricordarlo, hanno imposto in passato all’associazione culturale, nata all’occorrenza, sgradevoli tariffari per la concessione dell’Auditorium di Mecenate, mantenendo al contempo il costo del biglietto di ingresso al pubblico, nonostante le numerose richieste affinché questo fosse eliminato.

Così, martedì 23 aprile, alle ore 19.00, presso la galleria La Nuova Pesa (Via del Corso, 530), si svolgerà laGrande Asta per i Martedì Critici, organizzata da Laura Lionetti. Battitore sarà Luciano Carnaroli.

Le opere in asta sono di Renato Mambor, Luca Maria Patella, Sergio Lombardo, Maurizio Mochetti, Luigi Ontani, Giosetta Fioroni, Giovanni Albanese, Vittorio Messina, Pizzi Cannella, H.H. Lim, Pietro Ruffo, Giuseppe Gallo, Pietro Fortuna, Matteo Montani, Andrea Aquilanti, Flavio Favelli, Bizhan Bassiri, Gianni Dessì, Gregorio Botta, Paolo Canevari, Felice Levini, Alberto Di Fabio, Goldiechiari, Arcangelo Sassolino, Stefano Di Stasio, Andrea Fogli, Luana Perilli, Maurizio Donzelli, Giancarlo Limoni Mauro Di Silvestre, Giuseppe Salvatori, Jack Sal, Giacinto Occhionero, Antonello Viola, Giancarlo Neri, Gianfranco Gorgoni. In asta anche un’opera donata da Fabio Sargentini, il cui autore rimane al momento segreto.

Le opere saranno in esposizione da sabato 20 aprile (16.30-19) sempre a La Nuova Pesa (dom. 21 e lun. 22 ore 11-19, martedì 23 ore 11-18).

Info e altro: