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I MARTEDÌ CRITICI – PAOLO CANEVARI

PAOLO CANEVARI

Auditorium di Mecenate, Roma

5 giugno 2012, ore 19.00

a cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli

con la collaborazione di Sara De Chiara

Ospite dell’ultimo appuntamento stagionale de I Martedì Critici è Paolo Canevari, artista nato a Roma nel 1963 ma residente oramai da anni a New York.

Proveniente da una famiglia di artisti (nonno, zii e padre erano scultori e pittori) Canevari ha fatto dei copertoni e delle camere d’aria il tratto materico e poetico distintivo di gran parte della sua opera. Per Canevari del resto la forma dei pneumatici è allo stesso tempo “archetipica e simbolo dell’industrializzazione” e quindi emblema della contemporaneità ma anche delle contraddizioni del nostro tempo.

Un tempo storico, economico, sociale e politico di cui Canevari evidenzia con feroce ironia impulsi violenti, stimoli di morte e distruzione, che nel suo linguaggio prendono forma di azioni in spazi urbani di paesi ai margini del mondo o devastati dalla guerra, di video, di sculture che interagiscono con animali e esseri umani, quasi a voler rendere del nostro presente inquietudini e paure nella maniera meno retorica e più reale possibile.

Artista raffinato nella forma e brutale nei contenuti, Canevari esce da qualsiasi schema e raggruppamento estetico contemporaneo, perché ha fatto del mondo nel suo insieme una poetica di denuncia e di rivolta, in cui religione, guerra, memoria storica e privata diventano azzardi e veri e propri oggetti ansiosi, carichi di tutte le implicazioni del nostro presente, senza fare sconti, senza lasciare resti. Nell’opera di Canevari il reale occupa minacciosamente il nostro stesso spazio e l’arte diventa un’arma, se vogliamo anche di redenzione ed espiazione, nelle mani dell’artista e dello spettatore. Non a caso, giocare con la morte che è un’icona spesso presente nelle sue opere (“Bouncing Skull” è il titolo di una delle sue opere video più raccapriccianti in tal senso), è per Canevari una costante della sua iconografia e medicina amara che non si può più ignorare.

grazie a:
INCONTRI INTERNAZIONALI D’ARTE e CORTOARTECIRCUITO
Riprese e montaggio: STUDIO RAY
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I Martedì Critici – Stefania Miscetti

Stefania Miscetti
9 ottobre 2018 ore 19.00
Visionarea Art Space
a cura di Alberto Dambruoso e Annalisa Ferraro

Martedì 9 ottobre si è tenuto il secondo appuntamento della stagione autunnale de «I Martedì Critici», gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’«Associazione Culturale I Martedì Critici», giunti al nono anno di attività.

Tale format si colloca nel più ampio progetto Visionarea Art Space, incubatore di idee che propone e promuove progetti di artisti contemporanei nazionali e internazionali, e che si avvale fin dalla prima edizione del fondamentale sostegno del Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele e della Fondazione Cultura e Arte.

La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell’arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno presso diverse sedi, a cominciare dal Visionarea Art Space di Roma, di recente inaugurazione.

Il tema comune del primo ciclo di incontri autunnale sarà “il Mediterraneo”, simbolo di culture antiche e moderne, luogo di incontri e scambi, spazio di conquiste, scoperte e conoscenza. Un Mare attorno al quale sono nate e cresciute alcune tra le più importanti civiltà dell’occidente e dell’oriente di questa parte di mondo, e si sono sviluppate le caratteristiche, uniche e peculiari, delle popolazioni che l’hanno vissuto e navigato. Maestri di chiara fama ed emergenti dal riconosciuto valore professionale saranno invitati presso il Visionarea Art Space per discutere della propria arte, di significati e poetiche, ma anche di una cultura comune, quella di area mediterranea appunto, che ha influenzato e caratterizzato nei secoli la produzione artistica e culturale delle nostre terre.

Stefania Miscetti
Laureata in Architettura e attiva nel campo della progettazione e del design, Stefania Miscetti è fondatrice dell’omonimo Studio Stefania Miscetti di Roma e dell’Associazione Culturale Mantellate, entrambe impegnati dal 1990 a supportare artisti affermati ed emergenti, a promuoverne attività sul territorio nazionale e internazionale, a sostenere riflessioni sociali e politiche.

In un ex spazio industriale di Trastevere, da quasi trent’anni, Stefania Miscetti accoglie curatori di ogni generazione, artisti italiani e stranieri, e le più diversificate espressioni artistiche, dalla pittura alla scultura, dalla video arte alla performance, dalle installazioni ai modelli architettonici, dalla poesia alla musica, fino ai gioielli, perseguendo come obiettivo la valorizzazione dell’arte contemporanea e la sua diffusione tra gli spazi pubblici e privati delle città, a partire da quella romana.

Sono nati, sotto la sua supervisione, progetti inediti e site specific, ideati appositamente per lo spazio della galleria, opere pensate per dialogare con la cultura, la storia e l’attualità della città di Roma, punto di riferimento in ogni riflessione e interlocutrice diretta o indiretta di ogni operazione culturale.

Lo Studio Stefania Miscetti ha accolto idee, progetti, opere di Marina Abramovic, Yoko Ono, Ben Vautier, Orlan, Wolf Vostell, Maria Lai, Nancy Spero, Hermann Nitsch, Doris Bloom, Bizhan Bassiri, Valie EXPORT, Michal Rovner, Gianni Piacentino, Alberto di Fabio, e ha promosso negli anni il lavoro di giovani artisti in fase di affermazione, come Paolo Canevari, Adrian Tranquilli, Manuela Filiaci, Gian Domenico Sozzi, Fiorella Rizzo e Silvia Giambrone.

Tra i legami più significativi che lo Studio Stefania Miscetti ha costruito e conservato nel tempo, è da ricordare quello con Maria Lai, artista impegnata nel recupero della cultura popolare e di tradizioni e processualità legate alla civiltà̀ preindustriale, alla quale la galleria ha dedicato quattro mostre, la prima nel 1991, l’ultima, recentissima, terminata a maggio 2018.

Da non dimenticare è l’impegno di Stefania Miscetti su temi sociali e politici: la rassegna SHE DEVIL (2006-2018), che nel 2018 ha compiuto dieci anni, pone l’attenzione sull’identità femminile, intesa come corpo, come mente, come libertà, come autodeterminazione, coscienza e pensiero. Differenti visioni di molteplici universi femminili riprendono forma e colore nei racconti-video di donne artiste, che, con la supervisione, ciascuna della propria curatrice, hanno dato voce alle impellenti necessità di genere, prima, e all’urgenza di una definizione di ruolo, poi, muovendosi costantemente dalla dimensione personale a quella collettiva.

Negli anni, Stefania Miscetti ha perseguito sempre come obiettivo personale e della galleria il coinvolgimento della città e dei suoi abitanti, da raggiungere attraverso l’organizzazione tanto di mostre in contesti privati che di eventi in luoghi pubblici. Muovendosi in questa direzione, nella metà degli anni ’90, lo Studio Stefania Miscetti ha dato vita all’iniziativa Projected Artists – Obiettivo Roma (1995-1997), che ha previsto la proiezione di grandi opere di artisti contemporanei sulla facciata di monumenti e antichi palazzi romani. L’evento, pensato proprio per coinvolgere i cittadini e per invadere gli spazi della loro quotidianità, è stato di grande impatto visivo ed emozionale, ed ha avuto la forza di connettere le antichità archeologiche e storico-artistiche della città di Roma con l’energia viva e attuale dell’arte contemporanea. Il progetto è stato precursore di una tendenza ormai diffusa, il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e paesaggistico attraverso operazioni culturali pubbliche destinate alla collettività.

 

ORGANIZZAZIONE
ASSOCIAZIONE CULTURALE I MARTEDI CRITICI
Tel. +39 339 7535051
info@imartedicritici.it
www.imartedicritici.com
Visionarea Art Space
Via della Conciliazione 4
Roma
http://www.visionareaartspace.org
Tel. 06 6889 22744
Sponsor:
Spedart Srl
Media Sponsor: Riprese video:
ARTRIBUNE
Marica Messa
con il supporto di:
Hidalgo Associazione culturale

 

La Grande asta per I Martedì Critici dal Giornale dell’arte

Gianni Dessì, In Opera, 2009-10
Roma. Dopo gli appuntamenti invernali presso il Museo Pecci di Milano, ad aprile e maggio tornano a Roma, presso il Chiostro del Bramante, gli incontri con artisti de«I Martedì Critici», ideati e curati da Alberto Dambruoso, affiancato ora da Guglielmo Gigliotti. A Gianni Dessì (9 aprile, nella foto una sua opera) e Alberto Di Fabio (16 aprile) seguiranno gli appuntamenti con Jannis Kounellis, Gregorio Botta, Claudio Verna, Bizhan Bassiri, con inizio alle ore  20.00.
A sostegno di questo appuntamento, che ha riscosso nel tempo ampio successo di pubblico, si svolgerà martedì 23 aprile, alle ore 19.00, presso la galleria La Nuova Pesa(via del Corso, 530), la «Grande Asta per i Martedì Critici», organizzata da Laura Lionetti. Le opere in asta sono di Renato Mambor, Luca Maria Patella, Sergio Lombardo, Maurizio Mochetti, Luigi Ontani, Giosetta Fioroni, Giovanni Albanese, Vittorio Messina, Pizzi Cannella, H.H. Lim, Pietro Ruffo, Giuseppe Gallo, Pietro Fortuna, Matteo Montani, Andrea Aquilanti, Flavio Favelli, Bizhan Bassiri, Gianni Dessì, Gregorio Botta, Paolo Canevari, Felice Levini, Alberto Di Fabio, Goldiechiari, Arcangelo Sassolino, Stefano Di Stasio, Andrea Fogli, Maurizio Donzelli, Giancarlo Limoni Mauro Di Silvestre, Giuseppe Salvatori, Jack Sal, Giacinto Occhionero, Antonello Viola, Giancarlo Neri, Gianfranco Gorgoni. In asta anche un’opera donata da Fabio Sargentini, il cui autore rimane al momento segreto.
Le opere, donate da alcuni degli artisti protagonisti degli incontri dei «Martedì Critici» degli anni passati, tutti solidali con l’idea che questa importante voce degli artisti e opportunità di scambio con il pubblico non si debba spegnere, saranno in esposizione da sabato 20 aprile (16.30-19) a La Nuova Pesa (dom. 21 e lun. 22 ore 11-19, martedì 23 ore 11-18).
La «Grande Asta per i Martedì Critici» è stata istituita per dare nuova linfa a incontri che mettono al centro l’arte e gli artisti, dopo un lungo periodo di loro paradossale perifericità all’interno del cosiddetto «sistema dell’arte». La coscienza dell’arte necessita di pensieri, scambi e parole, di ragionamenti sui come e sui «perché» di una disciplina dello spirito alla quale nessuna civiltà può rinunciare, al di là di ogni crisi, perché l’arte non va mai in crisi.

edizione online, 8 aprile 2013

La Grande Asta per I Martedì Critici da Art a part of a cult(ure)

i martedì critici: a roma si riparte con un’asta, il 23 aprile, a la nuova pesa

di Paolo di Pasquale
Dopo gli appuntamenti invernali presso il Museo Pecci di Milano, ad aprile e maggio tornano a Roma, presso il Chiostro del Bramante, gli incontri con artisti de I Martedì Critici. I talk sono stati ideati nel 2010 da Alberto Dambruoso, che li ha curati coadiuvato prima da Micol Di Veroli poi negli ultimi due anni assieme a Marco Tonelli; nella nuova edizione romana, con Guglielmo Gigliotti.


A sostegno di questa iniziativa che non ha avuto fini di lucro né ne contempla attualmente, si pone la generosità degli artisti che hanno donato un’opera da battere durante un’asta organizzata ad hoc: tale atto è motivato dalla comune solidarietà verso il progetto e a favore dell’idea che questa importante voce degli artisti e opportunità di scambio con il pubblico non si debba spegnere: qualcosa che invece è un rischio concreto poiché il tutto non giova di finanziamenti da parte delle istituzioni, che anzi, occorre ricordarlo, hanno imposto in passato all’associazione culturale, nata all’occorrenza, sgradevoli tariffari per la concessione dell’Auditorium di Mecenate, mantenendo al contempo il costo del biglietto di ingresso al pubblico, nonostante le numerose richieste affinché questo fosse eliminato.

Così, martedì 23 aprile, alle ore 19.00, presso la galleria La Nuova Pesa (Via del Corso, 530), si svolgerà laGrande Asta per i Martedì Critici, organizzata da Laura Lionetti. Battitore sarà Luciano Carnaroli.

Le opere in asta sono di Renato Mambor, Luca Maria Patella, Sergio Lombardo, Maurizio Mochetti, Luigi Ontani, Giosetta Fioroni, Giovanni Albanese, Vittorio Messina, Pizzi Cannella, H.H. Lim, Pietro Ruffo, Giuseppe Gallo, Pietro Fortuna, Matteo Montani, Andrea Aquilanti, Flavio Favelli, Bizhan Bassiri, Gianni Dessì, Gregorio Botta, Paolo Canevari, Felice Levini, Alberto Di Fabio, Goldiechiari, Arcangelo Sassolino, Stefano Di Stasio, Andrea Fogli, Luana Perilli, Maurizio Donzelli, Giancarlo Limoni Mauro Di Silvestre, Giuseppe Salvatori, Jack Sal, Giacinto Occhionero, Antonello Viola, Giancarlo Neri, Gianfranco Gorgoni. In asta anche un’opera donata da Fabio Sargentini, il cui autore rimane al momento segreto.

Le opere saranno in esposizione da sabato 20 aprile (16.30-19) sempre a La Nuova Pesa (dom. 21 e lun. 22 ore 11-19, martedì 23 ore 11-18).

Info e altro:

Artribune: Tornano a Roma I Martedì Critici con sede tutta nuova.

Chiostro del Bramante, Roma

Li avevamo lasciati con una nota di incertezza, mista a qualche punta di rabbia e di sconforto. Alberto Dambruoso e Marco Tonelli, curatori del celebre progetto di artist talk Martedì Critici, ci salutavano prima dell’estate, raccontandoci di come fosse diventato difficile portare avanti il progetto sulla piazza romana. Il format, nato a Roma ma esportato a Milano e Bari con successo, da un paio di stagioni era approdato all’Auditorium Mecenate: sede affascinante, di competenza della Soprintendenza comunale, ultimante divenuta troppo costosa. Tra affitto dello spazio, spese di guardania e costi di bigliettazione imposti (coperti da generosi sponsor), lo staff era costretto a sborsare a ogni tappa una cifretta niente male. Tutto, dunque, a carico degli organizzatori: le casse del Comune piangono e sconti non se ne concedono a nessuno.
Ma oggi arriva qualche novità. Saltato l’Auditorium, i Martedì Critici non salutano Roma ma tornano, anche quest’anno, in un altro spazio. Sarà il Chiostro del Bramente, altra bellissima location storica, a ospitarli a partire dal 18 settembre 2012.

Martedì Critici – Alberto Dambruoso e Marco Tonelli introducono Paolo Canevari

Le trattative con l’amministrazione? Naufragate, come si sospettava già. Durante l’ultimo incontro con il Soprintendente Umberto Broccoli, Dambruoso si sarebbe sentito rispondere che non di gabbelle si trattava, ma di regolare “tariffario”: l’escamotage intelligente per creare economie dalla cultura e “mettere a frutto” i beni pubblici. Cosa sacrosanta, per carità. Ma magari a fronte di un piano gestionale che – coinvolgendo anche i privati e prevedendo la messa a punto di strategie ad hoc – non finisca col gravare pesantemente sul singolo utilizzatore del bene, spesso promotore di micro-progetti culturali, privi di ritorno economico.
E per Broccoli, del resto, poco importa se a chiedere uno spazio siano “Woody Allen, Sorrentino o Dambruoso”: pagare e sorridere, la legge è uguale per tutti. E così sia. Questo è quanto ci riporta il critico romano, ideatore nel 2010 della fortunata serie di incontri con artisti internazionali. E allora, in assenza di star e case di produzione, si fa presto a girare i tacchi, ringraziare e salutare. Qualcos’altro arriverà. E infatti è arrivato.
A suggerire l’opzione Chiostro del Bramante è stato l’ex assessore alla cultura Umberto Croppi, che a cuore s’era preso la questione e aveva cercato un modo per risolverla.
Lo spazio è gestito – per l’appunto – da una società, la DART s.r.l., sensibile alla causa e in condizioni di chiedere giusto un contributo per la guardiania: 250 euro contro i 700 sborsati per l’altra sede, amministrata dal Comune. Paradossi delle nuove dinamiche pubblico/privato? Forse. Cambiano i tempi, le economie, le prospettive, i ruoli. E le urgenze delle casse pubbliche, soprattutto.
Si parte quindi tra due martedì, insieme a Sergio Lombardo, seguito il 25 settembre daLuca Maria Patella, mentre a ottobre sono attesi Daniele Puppi, Pizzi Cannella, Giuseppe Salvatori, Andrea Fogli.
E niente paura, tutti gli aficionados che non vivono a Roma potranno seguire il meglio di ogni talk grazie ad Artribune, puntuale con i suoi tradizionali video-report.
Il martedì è “critico”, anche quest’anno. Appuntamento alla prossima settimana, col nuovo start.

– Helga Marsala