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i martedì critici – Nunzio

NUNZIO

20 dicembre  2011, ore 19.30

Museo Pecci, Milano

A cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli

 

Ospite del terzo appuntamento de I Martedì Critici al Museo Pecci di Milano è Nunzio, uno dei massimi interpreti della scultura in chiave contemporanea italiani degli ultimi trent’anni. Di origine abruzzese, Nunzio è stato allievo di Toti Scialoja all’Accademia di Belle Arti di Roma, città nella quale si è formato artisticamente  e dove tuttora ha studio presso l’ex pastificio Cerere, uno dei luoghi simbolo del fermento artistico nella Capitale dalla fine degli anni Ottanta.  Nel corso di oltre trent’anni di ricerca, l’opera di Nunzio ha ottenuto un grande successo in Italia e all’estero e ricevuto vari riconoscimenti, tra i quali il Premio 2000 come miglior giovane artista alla Biennale di Venezia del 1986 e il Prize for Excellence alla seconda edizione della Biennale di Fujisankei in Giappone nel 1995.

Attraverso l’utilizzo  di gessi, legni e  metalli, la ricerca di Nunzio indaga la materia, le sue potenzialità di riconfigurazione spaziale e di visualizzazione del passaggio del tempo. Al tempo alludono infatti le scansioni ritmiche delle opere metalliche bidimensionali, ma soprattutto il legno combusto, impiegato in molte realizzazioni. Le bruciature, di burriana memoria, trasformano, il legno in un fossile, accelerando il naturale processo che nei secoli lo muta in carbone e imprimendo in esso un sapore archetipico e depositario di memoria arcaica. L’artista procede verso l’essenzialità della forma e del colore che libera il materiale dalla sua connotazione estetica o l’oggetto dalla sua funzione, in questo modo la scultura si carica di significati simbolici che ne accentuano il carattere totemico.

 

Grazie a:
INCONTRI INTERNAZIONALI D’ARTE e CORTOARTECIRCUITO

 

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I Martedì Critici – Ennio Calabria

Ennio Calabria
a cura di Alberto DambruosoRoberto Gramiccia Gabriele Simongini

Martedì 7 Giugno, ore 19.30

Tempio di Venere e Cupido
Piazza Santa Croce in Gerusalemme 7/8, Roma
 Martedì 7 Giugno avrà luogo il quinto appuntamento della nuova stagione de I Martedì Critici, gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’Associazione Culturale I Martedì Critici, giunti al dodicesimo anno di attività.La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell’arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno presso diversi luoghi della cultura, a partire dalla nuova sede, il Tempio di Venere e Cupido a Roma. 
Ospite del quinto appuntamento stagionale de I Martedì Critici sarà Ennio Calabria
Ennio Calabria, nato a Tripoli il 7 marzo 1937, vive e lavora a Roma. 
Consegue la maturità artistica e frequenta la Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti di Roma. La prima personale alla Galleria “La Feluca” di Roma nel 1958 segna il suo successo. La critica d’arte lo individua immediatamente tra i pittori più significativi della generazione emersa tra il 1950 e il 1960.
La figura umana si connota sin dall’inizio come elemento significativo della sua ricerca e continua ad esserlo ancora oggi nelle sue diverse accezioni. Testimone del suo tempo, la sua pittura è rivolta al territorio sociale ed esistenziale.
Nel 1961 insieme ai pittori Attardi, Farulli, Gianquinto, Guccione e Vespignani, e ai critici Del Guercio, Micacchi e Morosini fonda il gruppo “Il pro e il contro” (1961-1964) che diventa un forte punto di riferimento per le nuove ricerche figurative in Italia nel periodo dell’egemonia del mercato informale.
Sono anni di intensa attività artistica con la partecipazione alle più significative rassegne internazionali: dalla VII Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma (1959, 1972, 1986, 1999) alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (1964, 2011, 2015), dove dal 1974 al 1978 è membro del Consiglio Direttivo dell’Ente.
Numerose personali si tengono nelle principali città italiane e in sedi internazionali (Città del Messico, Centro A. Olivetti, 1981; Finlandia, Museo Alvar Aalto, Iyvaskyla, 1982; New York, Gucci’s Gallery, 1985; Francia, Musée Municipal, Saint Paul De Vence, 1988; Brasile, Paco das Artes, San Paolo, 1989.
La prima mostra antologica è del 1985 alla Rotonda della Besana a Milano, ripresentata nel 1987 a Roma, a Castel Sant’Angelo. È pubblicata un’ampia monografia con saggi di Mario De Micheli e Giovanni Carandente, 1985 (II ed. saggi di G. Carandente e Dario Micacchi, 1987) edita da Vangelista, Milano.
Negli anni Novanta realizza il ciclo di opere Ambiguità dell’intravisto, presentato da Enzo Bilardello ed esposto in varie sedi pubbliche e private in Italia e all’estero. Il tema centrale è il metamorfismo determinato dall’aumento della velocità degli scambi sociali e dal relativismo che caratterizzano la realtà odierna, di cui Calabria percepisce i tratti distintivi e le profonde trasformazioni. La figura umana, espressione dei dinamismi della storia e dei mutamenti del profondo, diviene immagine polisensa nel continuo farsi della forma. Nella ricerca di una nuova sintassi, che si preciserà meglio nelle opere della mostra Sintassi dell’acqua  (Galleria Appiani Arte Trentadue di Milano, 1998), si avvertono in nuce i futuri orientamenti che caratterizzeranno gli anni Duemila: dalla perdita delle certezze alla unicità del soggetto come nucleo fondante del fare pittorico che trovano le loro ragioni nella forte corrispondenza tra pensiero e arte, nella riflessione e interpretazione dei fenomeni sociali contemporanei che accompagnano costantemente la sua ricerca tanto da essere considerato oggi un “pittore filosofo”.
Nel 1998 è invitato a Lavori in corso, serie di mostre a cura di Giovanna Bonasegale, Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e nel 1999 viene pubblicato il catalogo generale, Opera incisoria 1955-1996 a cura di F. De Santi, ricerche e testi scientifici di Luigi Martini (ed. Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne di Bagnacavallo).
Nel 2003 esce Quasi la forma – pastelli 1991-2003, monografia a cura di Rita Pedonesi (Archivio Calabria), testi di Marco Di Capua e Andrea Romoli Barberini, che pone l’attenzione sui pastelli e sulla loro importanza nella ricerca artistica di Calabria.
Il tema del ritratto, che caratterizza da sempre la ricerca dell’artista, ritrova in questi anni un rinnovato interesse nella forza espressiva del volto di Giovanni Paolo II. Dal 2002 al 2005 realizza la serie di ritratti, intensi e drammatici ispirati al Pontefice, in parte pubblicati nel 2002 nel volume La forma cerca forma (Rendina Editore, Roma). Successivamente l’intero ciclo è esposto, insieme a un nuovo nucleo di opere, in varie sedi pubbliche: Museo “Vittoria Colonna” a Pescara e Reggia di Caserta, 2004; Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico, Siena (testo di Claudio Strinati), 2005; Palazzo dei Normanni, Palermo (a cura di Gabriele Simongini), 2005; Museo Arcidiocesano “Cardinal Karol Wojtyla”, Cracovia 2008.
La tensione di Calabria verso il ritratto dà luogo a Un volto e il tempo, ciclo esposto nel 2008 nella mostra Ennio Calabria. Un volto e il tempo – Ritratti e autoritratti 1960-2008, a cura di Carlo F. Carli presso il Museo dello Splendore, Giulianova. Spinto dalla necessità di affermare l’unicità dell’immagine pittorica in quanto portatrice di una verità che solo la pittura sa restituire grazie al suo valore testimoniale, l’artista cerca nei volti dei personaggi i tratti del loro profondo, realizzando dei ritratti fortemente espressivi del “carattere genetico del soggetto”, come lo stesso Calabria sottolinea.

Dal 2009 è Presidente Onorario dell’Associazione “in tempo”, di cui è il principale fondatore. Promuove il Manifesto fondativo e il Manifesto sull’arte. Pittura e Scultura, una presa di posizione contro l’attuale sistema dell’arte nella ferma convinzione del valore della funzione sociale dell’arte e della potenza del gesto pittorico e scultoreo in quanto espressione psicofisica dell’artista e salvaguardia dell’identità umana.
Nel 2017 è pubblicato il libro di Ida Mitrano Ennio Calabria. Nella pittura la vita (Bordeaux edizioni) che ricostruisce la trama di un percorso dove vita, pensiero e arte appaiono da sempre inscindibili, un corpus unico. In occasione dei suoi ottant’anni, per la prima volta Calabria, artista storicamente riconosciuto, uno dei grandi esponenti della figurazione europea, è restituito attraverso queste pagine che rivelano il carattere inedito del suo processo creativo e la forza espressiva e iconografica della sua pittura.
Nel 2018, a sessant’anni dalla prima personale, si tiene la grande antologica Ennio Calabria. Verso il tempo dell’essere. Opere 1958-2018 al Museo di Palazzo Cipolla, Roma, curata da G. Simongini e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale.Tra le altre principali personali degli anni duemila: retrospettiva al Museo Archeologico Nazionale, Chieti 2001; Musei Civici di Villa Paolina Bonaparte, Viareggio, 2009 (a cura di F. De Santi); retrospettiva alla RomArt, Fiera di Roma 2015 (a cura di F. Gallo Mazzeo); Sum Ergo Cogito (a cura di Roberto Gramiccia), Studio Arte Fuori Centro, Roma 2018; Guido Nannini tra imprenditoria e arte. Opere di Ennio Calabria (a cura di R. Pedonesi), testo di I. Mitrano, filmato di G. Latini, Plus Arte Puls, Roma 2022.
Si ricordano inoltre altre importanti rassegne sull’arte italiana dagli anni Sessanta ad oggi: Arte Italiana d’oggi in Polonia dal 1950 al 1970 a cura della Quadriennale di Roma (Wroclaw, 1975); Gravura italiana contemporanea, Museu Nacional de Belas Artes, Rio De Janeiro 1980; Linee della ricerca artistica in Italia 1960-1980, a cura di Nello Ponente, Palazzo delle Esposizioni, Roma 1981; Immagine d’impegno. Impegno d’immagine, anni Sessanta e Settanta: figurazione in Italia, a cura di Domenico Guzzi, ex mattatoio, Roma 2000; EgosupEgo. Volto e Corpo Contemporaneo, a cura di Claudio Crescentini e M. Fabiani, MACRO, Roma 2015.Calabria ha illustrato diversi volumi di poesia e racconti, disegnato copertine per libri di noti autori e prodotto oltre novanta manifesti, tra cui quello per l’Orlando Furioso di L. Ronconi e quelli per l’ARCI, la Lega Cooperative, l’UISP, la CGIL, la CISL, il PCI e per la Fondazione Basso. Risale al 1993 la pubblicazione Ennio Calabria. I manifesti 1967-1993, a cura di L. Martini (ed. Promoart, Roma 1993). I manifesti sono oggi conservati presso la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma.
Numerosi i prestigiosi riconoscimenti, tra i più recenti: Premio Vittorio De Sica, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Roma 2006; Premio Goffedo Petrassi, Auditorium, Roma 2011; Conferimento della cittadinanza onoraria di Genazzano (RM), 2022. Nel percorso della sua lunga attività artistica è stato inoltre protagonista di diversi filmati.

Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private: Metropolitan Theatre di New York; Eilat City Museum (Israele); Museo di San Paolo, Brasile; Museo d’Arte Contemporanea di Sofia; Quadreria Comunale di Castello Colonna, Genazzano; GCAC di Arezzo; CAMEC di La Spezia; Collezione Gucci; Colombe d’Or, St. Paule de Vence (Francia); MACRO; Collezioni Vaticane; Civica Raccolta A. Bertarelli di Milano; Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne di Bagnacavallo; Collezione Ministero Affari Esteri, Roma; Fondazione Roma, Palazzo Cipolla; Museo d’Arte C. Bardella, Chieti; Museo universitario Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara; Raccolta d’arte CGIL, Sede Nazionale, Roma; Sede Lega delle Cooperative, Roma.

I Martedì Critici – Adrian Tranquilli

Adrian Tranquillia cura di Alberto Dambruoso e Antonello Tolve

Martedì 24 Maggio, ore 19.30

Tempio di Venere e Cupido
Piazza Santa Croce in Gerusalemme 7/8, Roma
 Martedì 24 maggio avrà luogo il terzo appuntamento della nuova stagione de I Martedì Critici, gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’Associazione Culturale I Martedì Critici, giunti al dodicesimo anno di attività.La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell’arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno presso diversi luoghi della cultura, a partire dalla nuova sede, il Tempio di Venere e Cupido a Roma. 

Ospite del terzo appuntamento stagionale de I Martedì Critici sarà Adrian Tranquilli

Adrian Tranquilli nasce a Melbourne, in Australia nel 1966, da madre inglese e padre italiano. Trascorre i primissimi anni tra Australia e Inghilterra e si stabilisce in Italia insieme alla famiglia, dove inizia il percorso scolastico. Dopo aver conseguito la maturità classica, il suo background multiculturale lo indirizza verso gli studi di antropologia culturale, che inizia a frequentare dal 1985. Durante il corso di studio entra in contatto con l’antropologa Ida Magli, allora titolare di cattedra, con cui instaura un intenso rapporto di collaborazione durato trent’anni, fino alla sua scomparsa. La sua formazione artistica deve molto all’insegnamento di Toti Scialoja, di cui è assistente per un decennio dal 1988 al 1998. Nello stesso periodo frequenta assiduamente gli studi degli artisti presso il Pastificio Cerere e collabora con Nunzio in qualità di assistente per diversi anni. 
Comincia ad esporre nel 1990 con la prima mostra in Ascona (Dedalus, Casa Serodine). Già dagli esordi sviluppa un linguaggio formale molto originale, improntato sui temi approfonditi nel corso degli studi di antropologia culturale. In particolare si interessa alla rappresentazione della figura femminile e il suo ruolo all’interno di un modello culturale, come quello occidentale, basato in prevalenza sul dominio maschile. La sua prima personale di rilievo è “Sei Senza Nome” nel 1995, presentata nell’ Oratorio dei Filippini di Roma del Borromini, e in contemporanea nello Studio Miscetti a Roma con il quale continuerà a collaborare fino ad oggi, realizzando diverse personali: “Futuro Imperfetto” 1998, “Evidence” 2001, “Don’t Forget the Joker” 2006, “After the West” 2016. Dalla mostra “Futuro Imperfetto”, e soprattutto con “Evidence” in poi, il lavoro di Tranquilli comincerà a concentrarsi sempre di più sull’analisi critica delle rappresentazioni maschili veicolate attraverso il linguaggio visivo derivante dal mondo fantasy, dal fumetto supereroico e dalle graphic novels.
Il suo lavoro è stato presentato attraverso mostre personali, nei musei Italiani di maggior rilevo, come il Palazzo delle Esposizioni, Roma (2001), il MACRO – Museo di arte contemporanea di Roma (2003 e 2011), il Palazzo Reale a Milano (2010), il MART – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (2014), il MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli (2016), l’Auditorium Parco della Musica, Roma (2021) o la GNAM – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (2005), e il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo (2018) a Roma. Ha esposto internazionalmente in importanti musei, gallerie e centri d’arte contemporanea, come il MAK – Museo delle Arti Applicate e la Kunsthalle di Vienna (2001 e 2006), il Dalì Museum, St. Petersburg in Florida (2001) negli Stati Uniti, lo IASPIS e la Botkyrka Konsthall a Stoccolma (2002 e 2007), la Sala de Exposiciones a Madrid (2008), la Maison Rouge a Parigi (2009), La Maison d’Ailleur a Yverdon-les-Bains in Svizzera (2014), lo SPSI (2015) a Shanghai. Ha collaborato con curatori come Achille Bonito Oliva, Mario Codognato, Gabriella Drudi, Alberto Fiz, Gianluca Marziani, Cristiana Perrella, Ludovico Pratesi, Antonello Tolve, Eugenio Viola, Angela Vettese e molti altri.
Il lavoro di Adrian Tranquilli pur essendo prevalentemente scultoreo, articolandosi attraverso imponenti interventi ambientali che mirano a coinvolgere lo spettatore distinguendosi per un forte impatto visivo, ha comunque realizzato opere in diversi materiali e media, che vanno dalla fotografia, ai progetti interattivi fino alle produzioni di video e cortometraggi. Ha spesso collaborato sia con registi come Daniele Luchetti, Chiara Clemente e Giancarlo Soldi, sia con disegnatori come Giuseppe Camuncoli e Gabriele dell’Otto ma anche musicisti come Bruno Moretti o Lucia Ronchetti o scrittori e studiosi come Ida Magli, Alberto Abbruzzese, Marco Arnaudo, Sergio Brancato, Enrico Fornaroli, Omar Calabrese.
Il suo lavoro è presente in numerose collezioni pubbliche e private, sia in Italia che all’estero.

I Martedì Critici – Alessandra e Valentina Bonomo

Alessandra e Valentina Bonomo
12 febbraio 2019 ore 19.00
Visionarea Art Space
a cura di Alberto Dambruoso e Sara De Chiara

Martedì 12 febbraio 2019, h. 19.00
Visionarea Art Space Roma

Ospiti:
Alessandra e Valentina Bonomo

Martedì 12 febbraio avrà luogo il sesto appuntamento stagionale de «I Martedì Critici», gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’«Associazione Culturale I Martedì Critici», giunti al nono anno di attività.

Tale format si colloca nel più ampio progetto Visionarea Art Space, incubatore di idee che propone e promuove progetti di artisti contemporanei nazionali e internazionali, e che si avvale fin dalla prima edizione del fondamentale sostegno del Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele e della Fondazione Cultura e Arte, emanazione diretta della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale di cui il Prof. Emanuele è il Presidente.

La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell’arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno presso diverse sedi, a cominciare dal Visionarea Art Space di Roma.
Il tema comune del primo ciclo di incontri stagionali sarà “il Mediterraneo”, simbolo di culture antiche e moderne, luogo di incontri e scambi, spazio di conquiste, scoperte e conoscenza. Un Mare attorno al quale sono nate e cresciute alcune tra le più importanti civiltà dell’occidente e dell’oriente di questa parte di mondo, e si sono sviluppate le caratteristiche, uniche e peculiari, delle popolazioni che l’hanno vissuto e navigato. Maestri di chiara fama ed emergenti dal riconosciuto valore professionale saranno invitati presso il Visionarea Art Space per discutere della propria arte, di significati e poetiche, ma anche di una cultura comune, quella di area mediterranea appunto, che ha influenzato e caratterizzato nei secoli la produzione artistica e culturale delle nostre terre.

Ospiti del sesto appuntamento stagionale de «I Martedì Critici» saranno Alessandra e Valentina Bonomo.

Galleriste a Roma, con tenacia, personalità e competenza, Alessandra e Valentina Bonomo seguono le orme di famiglia, ricalcando il percorso del padre, appassionato collezionista, ma soprattutto della madre, figura centrale dell’arte contemporanea italiana. Marilena Bonomo, storica e coraggiosa gallerista, sin dagli anni Settanta, ha saputo portare a Bari movimenti e artisti internazionali, trasformando l’ambiente tradizionale e statico della città in una piazza importante dell’avanguardia artistica.

Cresciute, sin dai primi anni di vita, a stretto contatto con il mondo dell’arte e con gli artisti che abitualmente frequentavano la loro casa pugliese, Alessandra e Valentina hanno conosciuto e compreso il lavoro di gallerista attraverso l’ambiente familiare ancora prima che sul campo, osservando la cura, l’attenzione, la sensibilità con cui Marilena Bonomo si dedicava agli artisti, l’impegno nel ricercare prima di tutto il rapporto umano e solo dopo il successo di mercato. Apprezzata da tutto il panorama artistico per la determinazione con cui portò avanti la sua galleria in un luogo apparentemente marginale per il sistema dell’arte e per la sua capacità di coinvolgere il territorio, arricchendolo culturalmente e valorizzandolo attraverso il passaggio di artisti internazionali e attraverso le loro donazioni, Marilena Bonomo ha saputo trasmettere alle sue figlie la vocazione e la passione per questa attività e guidarle nella ricerca della propria identità di galleriste.

Alessandra Bonomo apre il suo primo spazio a Roma, a Trastevere, nel 1986, per dedicarsi alla valorizzazione di artisti di riconosciuta fama e alla promozione di artisti emergenti o poco noti al pubblico italiano. La Galleria inaugura con una mostra di Mario Schifano, seguita dalla prima mostra personale di Alessandro Twombly e da Alighiero Boetti. Da quel momento in poi all’interno dello spazio espongono artisti come Pat Steir, Sol LeWitt, David Tremlett, Nunzio, Luigi Ontani, Joseph Beuys, Fischli & Weiss, Peter Schuyff, Ugo Rondinone, Hiroshi Sugimoto, Shirin Neshat, Douglas Gordon, Richard Tuttle e molti altri.
Apre un nuovo spazio accanto alla galleria nel 1991 con la mostra “Roma d’Oriente”, in cui artisti, architetti e decoratori collaborano all’allestimento, ricreando in ogni stanza l’atmosfera di un paese orientale.

Dal 1978 al 1985, Valentina decide invece di investire nell’attività di famiglia e di lavorare nella galleria della madre Marilena Bonomo. Negli anni successivi, si muove tra New York e Amsterdam, collaborando con la galleria Michael Klein Inc.

Agli inizi degli anni Novanta, le due sorelle si ricongiungono a Roma, nello spazio aperto da Alessandra: alle gestione della fondatrice si aggiunge il lavoro di Valentina, che da quel momento in poi darà un contributo significativo all’organizzazione delle mostre della galleria: tra le prime, quella dedicata a Shirin Neshat. Nel 2002, lo spazio in Trastevere termina il suo ciclo e Alessandra e Valentina Bonomo decidono di aprire due gallerie distinte.

In quello stesso anno, Alessandra si sposta a via del Gesù, tra il Pantheon e piazza Venezia, e continua a lavorare con artisti internazionali di nuova generazione, come Lida Abdul, Barry McGee, Clare Rojas, Adam McEwen, Marc Quinn, Joan Jonas, Hamish Fulton, Elger Esser, avviando collaborazioni proficue con critici come Mariuccia Casadio, Achille Bonito Oliva e Vincent Katz.
La galleria, inoltre, si dedica con interesse alla fotografia ed è attenta ai nuovi tipi di espressione artistica e alle nuove tendenze internazionali. Alessandra Bonomo, con costanza e passione, studia e promuove il futuro della giovane arte italiana, da diversi anni si impegna a sostenere artisti emergenti, attraverso esposizioni personali e collettive, premiando le attività di ricerca e di sperimentazione.

Contemporaneamente, nel 2002, Valentina Bonomo inaugura la sua nuova sede di via del Portico d’Ottavia a Roma. Nella sua galleria si sono susseguite le mostre di artisti italiani e stranieri di fama internazionale, come Liliana Moro, Enzo Cucchi, Brian McKee, Mimmo Paladino, Sol LeWitt, Jannis Kounellis, Nunzio, Brian Eno. All’attività di gallerista, Valentina Bonomo ha associato da sempre l’attività di curatrice indipendente, dedicandosi all’organizzazione di mostre museali, tra le quali “Minimalia”, a cura di Achille Bonito Oliva, nelle edizioni del 1997, 1998 e 1999; “Transavanguardia Italiana”, nell’edizione del 2000 e 2002; “Sol Lewitt – Wall Drawings”, nel Palazzo delle Esposizioni a Roma.
La Galleria è inoltre impegnata nella realizzazione di progetti destinati alle istituzioni museali, come “Opera per l’Ara Pacis”, con Brian Eno e Mimmo Paladino, nel Museo dell’Ara Pacis di Roma, “Mimmo Paladino nella sala dei Cavalli”, a Palazzo Te a Mantova, “Light Music”, dedicata a Brian Eno, nel Castello di Trani.
Nel 2010, Valentina Bonomo fonda l’Associazione Artughet, formata dalle gallerie che risiedono nel Ghetto ebraico con l’intento di accrescere la sensibilità per la cultura del contemporaneo partendo dal contesto locale. Nel 2012 è stata invitata come commissario straordinario dall’Ambasciata Italiana del Bangladesh in occasione della 15° Biennale del Bangladesh a Dhaka.

La Galleria Alessandra Bonomo attualmente ospita la mostra di Elger Esser, che resterà visitabile fino al 20 Febbraio 2019. Subito dopo inaugurerà la mostra di Josè Angelino, un giovane artista siciliano che lavora con la galleria dal 2015.

La Galleria Valentina Bonomo inaugurerà la mostra personale “Sentiments océaniques” di Caroline Halley des Fontaines, a cura di Nicole Mathysen-Gerst, il 15 febbraio 2019.

ORGANIZZAZIONE
ASSOCIAZIONE CULTURALE I MARTEDI CRITICI
Tel. +39 339 7535051
info@imartedicritici.it
www.imartedicritici.com
Visionarea Art Space
Via della Conciliazione 4
Roma
http://www.visionareaartspace.org
Tel. 06 6889 22744
Sponsor:
Spedart Srl
Media Sponsor: Riprese video:
ARTRIBUNE
Marica Messa
con il supporto di:
Hidalgo Associazione culturale
con la collaborazione di:
Auditorium Conciliazione
Chorus Cafè
Supportato da:
FCA Fondazione Cultura e Arte
Partner:
ArtistProof Communication Lab
Assessorato cultura e turismo, dipartimento cultura, Roma Capitale

 

I Martedì Critici – FRANCESCO NUCCI

FRANCESCO NUCCI

6 ottobre  2015, ore 18.30

LA QUADRIENNALE DI ROMA

a cura di Alberto Dambruoso e Marco Di Capua

 

Ospite del terzo appuntamento, organizzato in collaborazione con La Quadriennale di Roma, è Francesco  Nucci, fondatore e presidente della Fondazione VOLUME!.

Con l’esposizione Passages, in corso fino al 24 gennaio 2016 presso il Musée d’Art moderne et contemporain di Saint-Étienne Métropole, si celebrano i diciott’anni di attività della  Fondazione  VOLUME!.  I  lavori  sono  concepiti  ed  esposti  all’interno  di  volumi modulari,  piccole  “unità  abitative”  che,  oltre  a  scandire  il  percorso  della  mostra, ripercorrono la storia della Fondazione e ne rimarcano la vocazione sperimentale. Nata in un’ex vetreria in via San Francesco di Sales nella vecchia Trastevere, accanto al carcere Regina Coeli, la Fondazione si è contraddistinta per la massima libertà accordata di volta in volta a ciascun artista per reinterpretare lo spazio espositivo, anche in maniera radicale, trasformando l’ambiente stesso in opera. VOLUME! è stata fondata nel 1997 dal neurochirurgo Francesco Nucci con la finalità di dare vita a Roma, in un periodo di vuoto istituzionale, a un luogo dinamico, di  scambio e confronto diretto sull’arte contemporanea, un luogo che, agendo come un tessuto connettivo, potesse far incontrare arte e pubblico, e  far  dialogare  diversi  ambiti  del  sapere.  Oltre  che  l’esito  formale  dei  progetti,  la Fondazione è impegnata a promuovere il processo di produzione, documentato da video e da fotografie, fino ad arrivare al momento della fruizione, oggetto di un’indagine scientifica sull’aspetto percettivo e cognitivo. In continuità con l’esperienza di VOLUME!, nel 2010 nasce il Parco Nomade, nella Riserva Naturale Tenuta dei Massimi, un progetto che ripensa l’arte pubblica e insieme riqualifica il quartire periferico di Corviale. Le installazioni, realizzate dagli artisti in collaborazione con gli architetti, sono contenute all’interno di moduli, strutture flessibili e trasportabili, nomadi appunto, che sottolineano l’attitudine non- profit   della   fondazione   e   rispecchiano   l’indole   “immateriale”   e   mentale   di   Nucci collezionista che, come spesso ha affermato: “Meglio collezionare pensieri, stati d’animo, i mondi fantastici degli artisti e il loro modo di esprimersi. Di tutto ciò sono un grande collezionista”.

Tra i numerosi artisti che hanno finora partecipato all’attività della Fondazione VOLUME! ricordiamo: Alfredo Pirri, Jannis Kounellis, Johan Lorbeer, Claudie Gagnon, Nunzio, Kummer,  Gianni  Dessì,  Gianfranco  Baruchello,  Christian  Boltanski,  Gregorio  Botta, Jimmie Durham, Carlos Garaicoa, Myriam Laplante, Marina Paris, Felice Levini, Flavio Favelli, Vettor Pisani,  Giuseppe Gallo, Enzo Cucchi, Marco Gastini, Gilberto Zorio, Sissi, Italo Zuffi.

 

Organizzazione:
ASSOCIAZIONE CULTURALE I MARTEDI CRITICI
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Fotografo:
Sebastiano Luciano
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