Archivio mensile:febbraio 2019

I Martedì Critici – Luce Monachesi

Alessandra e Valentina Bonomo
26 febbraio 2019 ore 19.00
Visionarea Art Space
a cura di Alberto Dambruoso e Lorenzo Canova

Martedì 26 febbraio ha avuto luogo il settimo appuntamento stagionale de «I Martedì Critici», gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’«Associazione Culturale I Martedì Critici», giunti al nono anno di attività.
Tale format si colloca nel più ampio progetto Visionarea Art Space, incubatore di idee che propone e promuove progetti di artisti contemporanei nazionali e internazionali, e che si avvale fin dalla prima edizione del fondamentale sostegno del Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele e della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale di cui il Prof. Emanuele è il Presidente.
La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell’arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno presso diverse sedi, a cominciare dal Visionarea Art Space di Roma.
Il tema comune del primo ciclo di incontri stagionali sarà “il Mediterraneo”, simbolo di culture antiche e moderne, luogo di incontri e scambi, spazio di conquiste, scoperte e conoscenza. Un Mare attorno al quale sono nate e cresciute alcune tra le più importanti civiltà dell’occidente e dell’oriente di questa parte di mondo, e si sono sviluppate le caratteristiche, uniche e peculiari, delle popolazioni che l’hanno vissuto e navigato. Maestri di chiara fama ed emergenti dal riconosciuto valore professionale saranno invitati presso il Visionarea Art Space per discutere della propria arte, di significati e poetiche, ma anche di una cultura comune, quella di area mediterranea appunto, che ha influenzato e caratterizzato nei secoli la produzione artistica e culturale delle nostre terre.

Ospite del settimo appuntamento stagionale de «I Martedì Critici» sarà Luce Monachesi.

Figlia di Sante Monachesi, pittore, scultore, pensatore e teorizzatore, artista di riconosciuta fama, e di Parisella, valente incisore, Luce Monachesi è cresciuta, sin dalla tenera età, a contatto con il mondo dell’arte e con i tanti artisti che quotidianamente frequentavano la sua casa di San Lorenzo in Lucina. Dopo qualche anno di tranquilla infanzia marchigiana, in compagnia della nonna e della zia paterna, Luce e la sorella Donatella Monachesi vengono catapultate nella frenetica vita familiare romana, fatta di lezioni di storia dell’arte a colazione, pranzi con gli studenti delle Accademie di Belle Arti di tutto il mondo, tavole imbandite per cena, che intrattenevano il padre e gli amici artisti, tra cui Mafai, Trombadori, Donghi, Turcato, Bartolini, Rotella, sempre impegnati in appassionate conversazioni.

Tra Michelangelo e Boccioni, le Madonne di Raffaello, il futurismo, la pittura, la scultura e i movimenti artistici fondati da suo padre nel corso degli anni, Luce Monachesi cresce ereditando la fantasia dalla sua famiglia e la capacità di guardare, comprendere e comunicare il senso della bellezza e della creatività.

Laureandosi in Scienze Politiche, appassionandosi alla letteratura e allo studio delle lingue, Luce Monachesi tenta inizialmente di sfuggire al proprio destino nel mondo dell’arte, ma ben presto, su richiesta del padre, è costretta a fondare, in quegli spazi che erano stati la sede della redazione della rivista “Portonovo”, la Galleria del Cortile. Su quella strada, imboccata dietro il suggerimento paterno, con il compromesso di guardare soltanto ai giovani artisti della sua stessa generazione, Luce Monachesi resterà per il resto della vita, comprendendo il grande privilegio di appartenere al mondo dell’arte. Ancora una volta quel padre gigante, dai grandi baffi, l’aveva guidata nella giusta direzione. Determinata a voler seguire il suo sogno delle lingue e della scrittura, Luce Monachesi continuerà comunque, parallelamente all’attività di gallerista, a lavorare come insegnante di inglese e come giornalista, riuscendo, con tenacia e grande forza di volontà, a portare avanti brillantemente ognuno di questi impegni.

Nel 1966, Luce Monachesi fonda, quindi, la Galleria del Cortile – Archivio Sante Monachesi associazione culturale, per occuparsi di arte contemporanea, per dedicarsi alla valorizzazione di artisti di riconosciuta fama e per sostenere il lavoro di giovani artisti emergenti. Da quel momento in poi, la Galleria rappresenterà per Roma uno spazio di ricerca, un luogo di confronto tra l’arte italiana e quella del resto del mondo.

Espongono in Galleria i maggiori rappresentanti dell’arte concettuale e dell’arte povera: da Alighiero Boetti ad Emilio Prini, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Pistoletto, Vettor Pisani. Tra le mostre più significative si ricordano quelle dedicate a Max Bill, Ryman, Kosuth, Mochetti; tante le mostre collettive con opere di Daniel Buren, Robert Barry, Gilbert & George, Bruce Naumann, Lawrence Weiner, William Wegman, John Baldessari. Tra gli anni ’80 e ’90, la galleria ospita mostre di Luca Patella, Cloti Ricciardi, Felice Levini, Enzo Cucchi, Marlene Dumas, Joseph Beuys.
Nel 1996, in occasione dei trent’anni della Galleria del Cortile, Luce Monachesi presenta la mostra: “Mamma & Papà. Opere di Monachesi e Parisella”, per rendere omaggio ai suoi genitori artisti, con un’esposizione delle sculture in perspex del padre e delle acqueforti della madre.

Nel 2010, la Galleria del Cortile organizza, presso il Museo della Fondazione Roma, la mostra Sante Monachesi (1910-1991), che ripercorre, attraverso una selezione di circa cento opere tra dipinti e sculture, il variegato percorso creativo di Sante Monachesi, mettendo in evidenza i momenti più originali della sua arte e soprattutto la sua attenzione ai materiali frutto delle nuove tecnologie industriali.

Nel 2015, durante l’Anno Internazionale della Luce, iniziativa promossa dalle Nazioni Unite, Luce Monachesi organizza nella Galleria del Cortile la mostra “Illuminare il Pensiero”, invitando ad esporre Giovanni Albanese, Matteo Basilé, Camilla de Martino, Baldo Diodato, Lorenzo Fanfani, Joseph Kosuth, Felice Levini e H.H. Lim.

La galleria si occupa anche di mostre fotografiche, e ospita negli anni, tra gli altri, le opere di Elisabetta Catalano, Gianfranco Gorgoni, Alberto Orsini, Teresa Emanuele, Laurent Elie Badessi.
Nel 2017, Luce Monachesi presenta “Uomini ‘73”, remake della prima mostra dedicata a Elisabetta Catalano nel 1973, raccogliendo le stesse foto, esposte sempre nella Galleria del Cortile. A più di quarant’anni di distanza, in quello stesso spazio, su quelle stesse pareti, ritornano quegli stessi ritratti, quei personaggi rimasti vivi nel nostro presente, tra i quali Gino De Dominicis, Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Fabio Mauri, Vettor Pisani, Maurizio Mochetti, Jannis Kounellis.

Negli anni, Luce Monachesi cura numerose mostre all’estero, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, le Ambasciate e gli Istituti di Cultura Italiana (Città del Messico, Rio de Janeiro, Pechino, Corea del sud, Caracas, New York, Stoccolma, Francoforte e Kassel), in musei e luoghi istituzionali. Nel 1986, Luce Monachesi organizza la prima mostra italiana in Cina, a Pechino, in un percorso espositivo che racconta l’arte italiana da De Chirico a Maurizio Mochetti; nel 2012, cura la sua ultima mostra all’estero, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Canberra e l’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne, l’esposizione porta in Australia alcune tra le più belle e interessanti opere scultoree in perspex di Sante Monachesi.

Da diversi anni, la figlia Mirtilla Rolandi Ricci, laureata in Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, supporta la madre Luce Monachesi nella curatela delle mostre, con uno sguardo sempre vigile alla scoperta degli artisti del “Terzo Millennio”.

Luce Monachesi è fondatrice e unica titolare dell’Archivio Sante Monachesi.

Nel 2017, è vincitrice del premio Arte Sostantivo Femminile, assegnato dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma a otto donne impegnate nel mondo dell’arte e della cultura.

Ha collaborato con diverse testate giornalistiche tra cui l’Europeo e la Repubblica. Attualmente collabora con la rivista Myrrha.

Presso la Galleria del Cortile è in corso la mostra “Temi Preferiti”, con opere inedite di Sante Monachesi. L’esposizione sarà visitabile fino al 3 marzo 2019.

ORGANIZZAZIONE
ASSOCIAZIONE CULTURALE I MARTEDI CRITICI
Tel. +39 339 7535051
info@imartedicritici.it
www.imartedicritici.com
Visionarea Art Space
Via della Conciliazione 4
Roma
http://www.visionareaartspace.org
Tel. 06 6889 22744
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ARTRIBUNE
Marica Messa
con il supporto di:
Hidalgo Associazione culturale
con la collaborazione di:
Auditorium Conciliazione
Chorus Cafè
Supportato da:
FCA Fondazione Cultura e Arte
Partner:
ArtistProof Communication Lab
Assessorato cultura e turismo, dipartimento cultura, Roma Capitale

 

I Martedì Critici – Alessandra e Valentina Bonomo

Alessandra e Valentina Bonomo
12 febbraio 2019 ore 19.00
Visionarea Art Space
a cura di Alberto Dambruoso e Sara De Chiara

Martedì 12 febbraio 2019, h. 19.00
Visionarea Art Space Roma

Ospiti:
Alessandra e Valentina Bonomo

Martedì 12 febbraio avrà luogo il sesto appuntamento stagionale de «I Martedì Critici», gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’«Associazione Culturale I Martedì Critici», giunti al nono anno di attività.

Tale format si colloca nel più ampio progetto Visionarea Art Space, incubatore di idee che propone e promuove progetti di artisti contemporanei nazionali e internazionali, e che si avvale fin dalla prima edizione del fondamentale sostegno del Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele e della Fondazione Cultura e Arte, emanazione diretta della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale di cui il Prof. Emanuele è il Presidente.

La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell’arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno presso diverse sedi, a cominciare dal Visionarea Art Space di Roma.
Il tema comune del primo ciclo di incontri stagionali sarà “il Mediterraneo”, simbolo di culture antiche e moderne, luogo di incontri e scambi, spazio di conquiste, scoperte e conoscenza. Un Mare attorno al quale sono nate e cresciute alcune tra le più importanti civiltà dell’occidente e dell’oriente di questa parte di mondo, e si sono sviluppate le caratteristiche, uniche e peculiari, delle popolazioni che l’hanno vissuto e navigato. Maestri di chiara fama ed emergenti dal riconosciuto valore professionale saranno invitati presso il Visionarea Art Space per discutere della propria arte, di significati e poetiche, ma anche di una cultura comune, quella di area mediterranea appunto, che ha influenzato e caratterizzato nei secoli la produzione artistica e culturale delle nostre terre.

Ospiti del sesto appuntamento stagionale de «I Martedì Critici» saranno Alessandra e Valentina Bonomo.

Galleriste a Roma, con tenacia, personalità e competenza, Alessandra e Valentina Bonomo seguono le orme di famiglia, ricalcando il percorso del padre, appassionato collezionista, ma soprattutto della madre, figura centrale dell’arte contemporanea italiana. Marilena Bonomo, storica e coraggiosa gallerista, sin dagli anni Settanta, ha saputo portare a Bari movimenti e artisti internazionali, trasformando l’ambiente tradizionale e statico della città in una piazza importante dell’avanguardia artistica.

Cresciute, sin dai primi anni di vita, a stretto contatto con il mondo dell’arte e con gli artisti che abitualmente frequentavano la loro casa pugliese, Alessandra e Valentina hanno conosciuto e compreso il lavoro di gallerista attraverso l’ambiente familiare ancora prima che sul campo, osservando la cura, l’attenzione, la sensibilità con cui Marilena Bonomo si dedicava agli artisti, l’impegno nel ricercare prima di tutto il rapporto umano e solo dopo il successo di mercato. Apprezzata da tutto il panorama artistico per la determinazione con cui portò avanti la sua galleria in un luogo apparentemente marginale per il sistema dell’arte e per la sua capacità di coinvolgere il territorio, arricchendolo culturalmente e valorizzandolo attraverso il passaggio di artisti internazionali e attraverso le loro donazioni, Marilena Bonomo ha saputo trasmettere alle sue figlie la vocazione e la passione per questa attività e guidarle nella ricerca della propria identità di galleriste.

Alessandra Bonomo apre il suo primo spazio a Roma, a Trastevere, nel 1986, per dedicarsi alla valorizzazione di artisti di riconosciuta fama e alla promozione di artisti emergenti o poco noti al pubblico italiano. La Galleria inaugura con una mostra di Mario Schifano, seguita dalla prima mostra personale di Alessandro Twombly e da Alighiero Boetti. Da quel momento in poi all’interno dello spazio espongono artisti come Pat Steir, Sol LeWitt, David Tremlett, Nunzio, Luigi Ontani, Joseph Beuys, Fischli & Weiss, Peter Schuyff, Ugo Rondinone, Hiroshi Sugimoto, Shirin Neshat, Douglas Gordon, Richard Tuttle e molti altri.
Apre un nuovo spazio accanto alla galleria nel 1991 con la mostra “Roma d’Oriente”, in cui artisti, architetti e decoratori collaborano all’allestimento, ricreando in ogni stanza l’atmosfera di un paese orientale.

Dal 1978 al 1985, Valentina decide invece di investire nell’attività di famiglia e di lavorare nella galleria della madre Marilena Bonomo. Negli anni successivi, si muove tra New York e Amsterdam, collaborando con la galleria Michael Klein Inc.

Agli inizi degli anni Novanta, le due sorelle si ricongiungono a Roma, nello spazio aperto da Alessandra: alle gestione della fondatrice si aggiunge il lavoro di Valentina, che da quel momento in poi darà un contributo significativo all’organizzazione delle mostre della galleria: tra le prime, quella dedicata a Shirin Neshat. Nel 2002, lo spazio in Trastevere termina il suo ciclo e Alessandra e Valentina Bonomo decidono di aprire due gallerie distinte.

In quello stesso anno, Alessandra si sposta a via del Gesù, tra il Pantheon e piazza Venezia, e continua a lavorare con artisti internazionali di nuova generazione, come Lida Abdul, Barry McGee, Clare Rojas, Adam McEwen, Marc Quinn, Joan Jonas, Hamish Fulton, Elger Esser, avviando collaborazioni proficue con critici come Mariuccia Casadio, Achille Bonito Oliva e Vincent Katz.
La galleria, inoltre, si dedica con interesse alla fotografia ed è attenta ai nuovi tipi di espressione artistica e alle nuove tendenze internazionali. Alessandra Bonomo, con costanza e passione, studia e promuove il futuro della giovane arte italiana, da diversi anni si impegna a sostenere artisti emergenti, attraverso esposizioni personali e collettive, premiando le attività di ricerca e di sperimentazione.

Contemporaneamente, nel 2002, Valentina Bonomo inaugura la sua nuova sede di via del Portico d’Ottavia a Roma. Nella sua galleria si sono susseguite le mostre di artisti italiani e stranieri di fama internazionale, come Liliana Moro, Enzo Cucchi, Brian McKee, Mimmo Paladino, Sol LeWitt, Jannis Kounellis, Nunzio, Brian Eno. All’attività di gallerista, Valentina Bonomo ha associato da sempre l’attività di curatrice indipendente, dedicandosi all’organizzazione di mostre museali, tra le quali “Minimalia”, a cura di Achille Bonito Oliva, nelle edizioni del 1997, 1998 e 1999; “Transavanguardia Italiana”, nell’edizione del 2000 e 2002; “Sol Lewitt – Wall Drawings”, nel Palazzo delle Esposizioni a Roma.
La Galleria è inoltre impegnata nella realizzazione di progetti destinati alle istituzioni museali, come “Opera per l’Ara Pacis”, con Brian Eno e Mimmo Paladino, nel Museo dell’Ara Pacis di Roma, “Mimmo Paladino nella sala dei Cavalli”, a Palazzo Te a Mantova, “Light Music”, dedicata a Brian Eno, nel Castello di Trani.
Nel 2010, Valentina Bonomo fonda l’Associazione Artughet, formata dalle gallerie che risiedono nel Ghetto ebraico con l’intento di accrescere la sensibilità per la cultura del contemporaneo partendo dal contesto locale. Nel 2012 è stata invitata come commissario straordinario dall’Ambasciata Italiana del Bangladesh in occasione della 15° Biennale del Bangladesh a Dhaka.

La Galleria Alessandra Bonomo attualmente ospita la mostra di Elger Esser, che resterà visitabile fino al 20 Febbraio 2019. Subito dopo inaugurerà la mostra di Josè Angelino, un giovane artista siciliano che lavora con la galleria dal 2015.

La Galleria Valentina Bonomo inaugurerà la mostra personale “Sentiments océaniques” di Caroline Halley des Fontaines, a cura di Nicole Mathysen-Gerst, il 15 febbraio 2019.

ORGANIZZAZIONE
ASSOCIAZIONE CULTURALE I MARTEDI CRITICI
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Visionarea Art Space
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