Archivio mensile:aprile 2015

I Martedì Critici – Franco Purini

 

FRANCO PURINI

28 aprile 2015, ore 18.00

Museo MAXXI, Roma

a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti

 

Ospite del terzo incontro al MAXXI è Franco Purini (Isola del Liri, 1941).

Celebre architetto italiano, esponente del neorazionalismo e protagonista della cosiddetta “architettura disegnata”, Franco Purini ha influenzato fin dagli anni Settanta la cultura architettonica internazionale, grazie al suo contributo progettuale e teorico. I suoi progetti sono ricchi di suggestioni che rimandano alle architetture visionarie di Giovan Battista Piranesi, alle atmosfere metafisiche, al razionalismo e alla tradizione classica. A Roma Purini frequenta l’ambiente degli artisti Achille Perilli, Lorenzo Taiuti e Franco Libertucci e dal 1966 ha aperto uno studio con Laura Thermes, con cui ha realizzato numerosi progetti, tra cui la Casa del farmacista (1980), tre piazze (1982) e Casa Pirrello (1990) a Gibellina. Laureato nel 1971 a Roma con Ludovico Quaroni, Purini ha lavorato negli anni della formazione insieme a Maurizio Sacripanti e a Vittorio Gregotti, collaborando con quest’ultimo ad alcuni grandi progetti, come il quartiere Zen a Palermo (1970) e l’Università della Calabria ad Arcavacata, Cosenza (1973).

Dal 1977 Purini è impegnato nell’insegnamento del disegno e della composizione architettonica in varie università italiane, a Reggio Calabria, a Roma e a Milano. È stato inoltre docente presso lo IUAV, Istituto universitario di architettura a Venezia e dal 2003 insegna presso la Facoltà di Architettura della Sapienza a Roma. Nel 1980 ha partecipato alla Biennale di Venezia, chiamato da Paolo Portoghesi per collaborare alla Strada Novissima. Nel 1985 Purini si è aggiudicato il Leone di pietra della Biennale di Venezia per il progetto del ponte dell’Accademia e il premio nazionale IN/Arch, dell’Istituto nazionale di architettura nel 1991-1992 per l’intervento residenziale a Napoli.

Membro dal 1989 dell’Accademia nazionale di San Luca, nel 2006 Purini è stato curatore del nuovo padiglione italiano in occasione della X mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia. Tra le sue numerose pubblicazioni, ricordiamo Luogo e progetto, 1976; Alcune forme della casa, 1979; L’architettura didattica, 1980; Sette paesaggi, 1989; Nel disegno, 1992; Comporre l’architettura, 2000.

Dal 2006 Purini lavora al progetto Eurosky a Roma, un complesso di edifici a uso abitativo privato, commerciale e pubblico, strutturato secondo due tipologie di costruzioni, le torri e la piastra urbana, nel contesto dell’Europarco Castellaccio, al margine meridionale del quartiere dell’EUR.

A gennaio 2015 la Triennale di Milano gli ha dedicato la mostra La serie e il paradigma. Franco Purini e l’arte del disegno presso i Moderni che indaga il ruolo e il valore del disegno manuale oggi, nell’era digitale.

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I MARTEDì CRITICI – MARIO PIERONI

MARIO PIERONI

21 aprile 2015, ore 18

Museo Maxxi, Roma

a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti

 

Ospite del secondo incontro al MAXXI sarà Mario Pieroni.

Tra gli animatori più importanti della vita culturale e artistica romana dalla fine degli anni Settanta, Mario Pieroni ha avviato la sua attività a Pescara nel 1971 con la fondazione del centro di produzione artistica “Il mondo delle idee”, dedicato alla realizzazione di grandi opere progettate in relazione con l’ambiente domestico, e poi della galleria Mario Pieroni nel 1975, dove ha presentato i lavori di Fabro, Kounellis, Mario Merz, Pisani e Spalletti. La galleria si trasferisce in via Panisperna a Roma nel 1979 e inizia la sua attività insieme a Dora Stiefelmeier. Negli anni della Transavanguardia e del ritorno in auge della pittura figurativa, l’attività di Pieroni si distingue per la ricerca sull’arte concettuale, presentando mostre di artisti italiani, tra cui De Dominicis, Boetti, Levini, Paolini, Pirri, Pistoletto, Prini, Salvadori, e internazionali, tra cui Förg, Gilbert & George, Nordman, Prigov, Richter, Vercruysse, West. Nel 1991 Pieroni fonda insieme a Dora Stiefelmeier l’associazione non-profit Zerynthia, con sede a Roma e a Paliano, una realtà dinamica dedicata alla circolazione dell’arte contemporanea attraverso mostre, ma anche convegni e seminari, avviando collaborazioni con istituzioni pubbliche. Nel 1993, nel contesto della Biennale di Venezia, presenta Viaggio verso Citera; nel 1996 Zerynthia ha ospitato a Paliano la celebre mostra Uccelli-Birds, curata da Carolyn Christov-Bakargiev e Hans-Ulrich Obrist, e ha organizzato incontri, tra cui gli appuntamenti di Oreste tra il 1997 e il 1998, con il contributo di Cesare Pietroiusti e Luca Vitone. Dal 1997 al 2002 Pieroni e Stiefelmeier ricoprono l’incarico di responsabili per l’Arte Contemporanea all’Accademia di Francia a Roma, proponendo un ricco programma culturale. Nel 2001 avviano RAM radioartemobile, piattaforma dedicata alle ricerche sonore, ospitando mostre nella sede romana di via Conte Verde e organizzando celebri rassegne come la serie Camere, in cui espongono, tra gli altri, Acconci, Baruchello, Bassiri, Benassi, Bianchi, Durham, Fabre, Graham, Garutti, H. H. Lim, Manders, Moro, Nagasawa, Nicolai, Ontani, Patella. Legato a RAM è il SoundArtMuseum (2005), dedicato alle sperimentazioni del suono in rapporto all’arte visiva. Nel 2013 il Macro ha reso omaggio a Pieroni con la mostra FOTO DI GRUPPO. Galleria Pieroni, Zerynthia, RAM: 1970-2013 che ha ripercorso le metamorfosi della sua attività attraverso le opere di oltre cinquanta artisti.

 

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I MARTEDì CRITICI – NICOLA CARRINO

NICOLA CARRINO

14 aprile 2015, ore 18.00

Museo Maxxi, Roma

a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti

 

Ospite dell’appuntamento inaugurale della seconda edizione romana è l’artista Nicola Carrino (Taranto, 1932).

Dopo un’esperienza come pittore, Carrino si trasferisce a Roma nel 1962, dove fonda con Nato Frascà, Gastone Biggi, Achille Pace, Pasquale Santoro e Giuseppe Uncini, il Gruppo1.

Da allora Carrino ha sviluppato ricerche plastico-costruttive originali, proponendo una scultura progettuale, trasformabile nel tempo, nata dalla necessità di creare una forma capace di evolversi in relazione al luogo in cui è inserita. Le geometrie dei grandi solidi, realizzati con materiali industriali, non intendono rappresentare lo spazio ma evidenziarlo, ridefinirlo attraverso le loro possibili combinazioni.

Le opere processuali di Carrino sono sistemi plastici aperti, in continuo divenire, che racchiudono nelle loro forme essenziali e modulari numerose potenzialità di configurazione.

Costruttivi trasformabili, sculture in ferro e acciaio realizzate per la prima volta nel 1968-69, richiedono l’intervento dell’artista o del visitatore per essere messe in movimento – decostruite, ricostruite – assecondando la qualità dinamica della realtà e dello spazio in continua evoluzione.

La nuova relazione con l’ambiente concepita da Carrino si estende anche in senso sociale, attraverso lo studio dell’interazione tra opera, paesaggio e spettatore. Sono numerosi i suoi interventi pubblici, installazioni monumentali che incidono sul contesto urbano, instaurando un rapporto dialettico con il vissuto della città. Fra le opere permanenti in spazi pubblici, ricordiamo il Rilievo di facciata del Complesso Corviale IACP (Roma, 1974) e il Riassetto Urbano della Piazza Fontana (Taranto, 1983-1992).

Docente di scultura nelle Accademie di Belle Arti fino al 1992, nel 1971 ha ricevuto il Premio per la Scultura all’XI Biennale di San Paolo del Brasile e nel 2010 la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica. Académico Correspondiente de la Academia Nacional de Bellas Artes di Buenos Aires nel 2009, è membro dell’Accademia Nazionale di San Luca di cui è stato Presidente nel 2009-2010.

Ha partecipato a diverse edizioni della Biennale di Venezia, di Parigi, di San Paolo del Brasile e della Quadriennale di Roma. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni italiane e internazionali

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