Archivio mensile:settembre 2012

Un martedì sera insieme a Luca Maria Patella, tra ironia e incantesimo visivo. Succede a Roma, al Chiostro del Bramante, per il ciclo di art talk più popolare del paese

Luca Maria Patella

La nuova stagione romana è partita e i “Martedì Critici” hanno tenuto a battesimo la sede che, da quest’anno, li ospita: il Chiostro del Bramante, edificio storico a un tiro di schioppo da Piazza Navona. Dopo l’ouverture affidata a Sergio Lombardo, un altro ospite di prestigio, un personaggio che è un pezzetto di storia dell’arte contemporanea italiana. Nato a Roma nel 1934, Luca Maria Patella  è fotografo, filmaker, scultore, performer, psicologo, filosofo, poeta, scrittore, scienziato. Eclettismo colto d’una volta e inquietudine da esploratore indefesso del sapere e dei linguaggi creativi. C’è la scienza all’origine del suo viaggio, con un padre che era astronomo, e una prima educazione di taglio umanistico, in cui filosofia, letteratura e materie scientifiche si combinavano secondo un armonica visione cosmologica. Patella attinge dal concettualismo diDuchamp, venato di ironia caustica e insieme ludica. Il mondo delle cose, delle immagini e delle parole diventa un mondo aperto alla ricombinazione e all’inganno. O meglio, all’incantesimo. Realtà e finzione, paradosso e sguardo analitico, si confondono nell’ambiguità di calembour oggettuali, giochi del senso e del segno, governati con abilità da prestigiatore o da alchimista, tra slittamenti, sovrapposizioni, apparizioni, straniamenti.
Patella, che ha preso parte a ben 7 edizioni della Biennale di Venezia, racconterà, introdotto dai curatori Alberto Dambruso e Marco Tonelli, dettagli, episodi e sfumature legati alla sua ricerca, passando attraverso cicli storici come “Si fa così” o “Terra Animata“, fino alle sperimentazioni su pellicola, tra i primi film d’artista realizzati negli anni Settanta in Italia.
In arrivo, intanto, anche il video report dell’incontro di martedì scorso con Sergio Lombardo: la collaborazione tra i “Martedì Critici” e Artribune Television prosegue anche quest’anno, per raccontarvi il meglio di ogni appuntamento.

I Martedì Critici – Luca Maria Patella

I Martedì Critici – Luca Maria Patella

Seconda tappa per i Martedì Critici al Chiostro del Bramante. Ospite della serata è Luca Maria Patella, artista eclettico per definizione. Scienza, filosofia, psicologia e letteratura si fanno immagine, nel sortilegio di una ricerca che punta a un gioco sottile tra percezione e immaginazione

Scritto da  | martedì, 2 ottobre 2012

“I Martedì Critici” – incontro con Luca Maria Patella
a cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli
25 settembre 2012
Chiostro del Bramante, Roma
riprese e montaggio Studio Ray

Luca Maria Patella

25 settembre 2012, ore 19.30

Chiostro del Bramante, Roma

a cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli

con la collaborazione di Sara De Chiara

Ospite del secondo appuntamento stagionale dei Martedì Critici al Chiostro del Bramante è Luca Maria Patella (Roma, 1934).

Fotografo, filmaker, scultore, performer, psicologo, filosofo, poeta, letterato e scienziato, Patella è certamente tra gli artisti italiani più poliedrici e sperimentali degli ultimi cinquant’anni. Influenzato dagli studi scientifici del padre cosmologo, Patella fin dall’inizio della sua carriera ha maturato una visione dell’arte di tipo multidisciplinare dove scienza, letteratura, filosofia, psicologia tendono a fondersi in un unico progetto artistico senza gerarchie tra i differenti media utilizzati. L’ironia e il gusto del paradosso, provenienti dalla lezione di Duchamp, si ritrovano nei continui sconfinamenti tra realtà e finzione, negli slittamenti da forma a parola e viceversa che Patella compie, rivelando spesso il senso non univoco di oggetti e situazioni. Combinando i diversi linguaggi con grande libertà in una costante sperimentazione, l’artista è arrivato in maniera autonoma ad alcune soluzioni che sarebbero successivamente diventate delle vere e proprie tendenze: Patella può considerarsi un precursore della fotografia concettuale (“Si fa così”) e della Land Art (“Terra Animata”), oltre a essere stato tra i primi anche a realizzare “film d’artista” (celebre e recentemente restaurato il suo “Skmp2” del 1967 in cui compaiono come attori Kounellis, Mattiacci e Pascali, oltre allo stesso Patella). Ha partecipato a ben sette edizioni della Biennale di Venezia e ha esposto nei principali Musei d’arte del Mondo. Al Muhka di Anversa e a Castel Sant’Elmo di Napoli nel 2007 si sono tenute le più grandi antologiche a lui dedicate.

Per la serata dei Martedì Critici verranno proiettati alcuni video che documentano la produzione di Patella dalla metà degli anni Sessanta a oggi.

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Il Giornale dell’Arte. I Martedì Critici ripartono da Bramante.


I «Martedì critici» ripartono da Bramante

Gli artisti si raccontano, in dialogo con critici e pubblico, per tornare al pensiero attorno all’opera

Il chiostro del Bramante a RomaRoma. E sei. È, questa che si apre il 18 settembre con l’incontro con Sergio Lombardo, la sesta edizioneromana dei «Martedì critici», formula di confronto e dialogo tra un artista e due critici d’arte, ma anche con il pubblico, ideata da Alberto Dambruoso nel 2010 e da due edizioni cocurata assieme a Marco Tonelli. La sede non sarà più, tuttavia, l’Auditorium di Mecenate, ma ilChiostro del Bramante, ovvero un’ulteriore polarità dell’arte e della storia, adattata ad ospitare storie d’arte. Le racconteranno, raccontandosi, dopo Sergio Lombardo, Luca Maria Patella (25 settembre), Vittorio Messina (2 ottobre), Andrea Fogli (9 ottobre),  Pino Salvatori (16 ottobre), Daniele Puppi   (23 ottobre), Roberto Almagno (30 ottobre), Pizzi Cannella ( (6 novembre). Tutti i martedì, dalle 20 alle 21.30, in via Arco della Pace 5, e grazie al sostegno economico di Fastweb.
«In 75 incontri complessivi, dichiara Alberto Dambruoso, siamo riusciti a fare il punto sullo stato dell’arte italiana, avendo toccato tutte le generazioni oggi attive e tutti i linguaggi. La nostra forza è stata la libertà e l’autonomia con cui abbiamo agito, senza intermediazioni da parte di gallerie o di interessi economici: solo speculazioni filosofiche le nostre, e non di altra natura. È questa libertà che ha dato fastidio a taluni. Conoscere l’arte dalle parole degli artisti è tuttavia importante. Ogni artista ha il suo approccio e il suo mondo, tutto da esplorare».
Per i non romani, la documentazione filmica delle serate sarà messa su «Artribune»; mentre i romani potranno usufruire dello stesso mezzo per vedere i «Martedì Critici» in programma dal 22 gennaio 2013 al Pecci di Milano (gli artisti: TremlettRagalziGilardiDessìAnselmo). 

I Martedì Critici – Sergio Lombardo

I Martedì Critici – Sergio Lombardo

Primo appuntamento col nuovo ciclo romano dei Martedì Critici: settembre 2012, la stagione ricomincia nella Capitale, stavolta al Chiostro del Bramante, con Sergio Lombardo. Colui che, nero su bianco, illustrò la grammatica dei gesti di celebri uomini politici

“I Martedì Critici” – incontro con Sergio Lombardo
a cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli
18 settembre 2012
Chiostro del Bramante, Roma
riprese e montaggio Studio Ray

 

Sergio Lombardo

Chiostro del Bramante, Roma

18 settembre 2012,  ore 19.30

a cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli

con la collaborazione di Sara De Chiara e Carolina Costanzo

 

Ospite del primo appuntamento stagionale dei Martedì Critici nella nuova sede del Chiostro del Bramante è Sergio Lombardo (Roma, 1939).

Tra i principali artisti italiani che hanno rinnovato il linguaggio artistico europeo e internazionale tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi dei Sessanta, contribuendo anche teoricamente al concetto di Neoavanguardia (numerosi sono i saggi sulla storia e sulla psicologia dell’arte pubblicati dall’artista), Lombardo ha attraversato in autonomia la storia dell’arte degli ultimi cinquant’anni, segnando per ogni decennio una diversa svolta nella sua ricerca improntata sul rigore e sulla coerenza metodologica, fuori da qualsiasi moda o da condizionamenti esterni. Dopo aver partecipato alla stagione italiana dei monocromi già a partire dal 1959 insieme a Schifano, Uncini, Lo Savio, Mauri, Festa, Castellani, Manzoni e Bonalumi,Lombardo dà vita intorno al 1961 ai famosi “Gesti tipici”, silhoutte di figure di uomini politici colti in atteggiamenti prossemici dai forti risvolti piscologico-percettivi e che presenterà alla storica mostra tenutasi presso la Galleria la Tartaruga di Plinio De Martis nel 1963 “Lombardo-Mambor- Tacchi. Tre pittori romani”. Gli stimoli legati alla percezione dell’opera in chiava psicologica diventano sempre più una caratteristica della sua ricerca, dal progetto con i flaconi per “morte per avvelenamento” alle “sfere con allarme”, presentate nella sala personale allestita nel Padiglione Centrale alla Biennale di Venezia del 1970, allo “Specchio tachistoscopico con stimolazione a sognare” attraverso il quale la persona specchiata vede la sua vera immagine in sogno la notte successiva. Dal 1980 al 1995 Lombardo si dedica a una complessa ricerca di pittura stocastica basata su algoritmi matematici e programmi di randomizzazione nel tentativo di creare delle opere in cui ciascuno spettatore crede di vedere immagini diverse della stessa cosa rappresentata. Dal 1995 a oggi si sta occupando della formazione delle immagini attraverso la costruzione di Mappe Minime Toroidali e di Mappe di Heawood. Dal 1972 insegna Teoria della percezione e Psicologia della forma all’accademia di Belle Arti di Roma.  Nel 1977 ha fondato e dirige tuttora il Centro di studio sulla psicologia dell’arte Jartrkor a Roma. Ha esposto nei maggiori Musei del Mondo tra i quali Museo Nazionale d’Arte Moderna di Tokyo, il Centre Pompidou di Parigi, il Jewish Museum di New York.

 

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