MARCO TIRELLI
31 maggio 2011, ore 19.30
Auditorium di Mecenate, Roma
a cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli
con la collaborazione di Sara De Chiara e di Iter – Percorsi di Cultura, il patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione
E’ Marco Tirelli a chiudere, prima della pausa estiva, la stagione degli appuntamenti dei Martedì critici, giunti quest’anno all’undicesimo incontro (nell’ordine Gligorov, Mochetti, Cecchini, Cannavacciuolo, Montani, Bianco e Valente, Bertozzi & Casoni, Pirri, Sassolino, Ontani).
Venuto alla ribalta verso la metà degli anni Ottanta all’interno della cosiddetta Scuola di San Lorenzo, Tirelli ha sviluppato una ricerca pittorica di estrema sensibilità e attenzione per la forma e la combinazione della forma tanto da essere arrivato ad individuare ed aprire l’immagine a zone di sensibilità visiva estremamente sottili e al limite della visibilità stessa.
Quello di Tirelli è lo sguardo del pittore di icone che scruta l’invisibile, del mistico che raggiunge lo spirito smaterializzando il corpo, del semiotico che smonta e rimonta il linguaggio e i segni per scoprire (o nascondere) la verità delle cose.
Pittura che rimette in gioco la pregnanza ascetica del simbolico a fronte dell’eccesso di immagini della società contemporanea. Pittura di rottura quindi in forma di oggetti virtuali di contemplazione, a cui negli ultimi anni Tirelli ha dato concretezza attraverso la realizzazione di forme scultoree.