LILIANA MORO
24 aprile 2012, ore 19.00
Auditorium di Mecenate, Roma
a cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli
con la collaborazione di Sara De Chiara
Ospite del quinto appuntamento dei Martedì Critici è Liliana Moro, artista nata e residente a Milano, dove si è diplomata all’Accademia di Brera con Luciano Fabro. È tra i fondatori dello spazio di via Lazzaro Palazzi a Milano e ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero, tra le quali ricordiamo Documenta IX nel 1992, *Aperto 93*, alla 45° Biennale di Venezia.
Liliana Moro lavora con una grande varietà di media, inclusi il video, il suono, la performance, il disegno, la scultura e l’installazione, che formano un mondo dalle molteplici sfaccettature e propongono un nuovo modello di visione. Nonostante il suo sia un vocabolario composto da materiale ordinario e da oggetti quotidiani, esso offre un diverso inquadramento della realtà, grazie alla inedita relazione che l’artista stabilisce tra lo spazio espositivo e le opere. Soggetti come la casa e l’interno domestico perdono il loro aspetto familiare e si trasformano in scenari stranianti, che richiamano alla mente l’atmosfera che si respira in alcune fiabe, rivelando la labilità delle consuetudini. Uno dei tratti distintivi della sua ricerca è il rapporto tra interno e esterno o tra primo piano e sfondo e si esplicita in uno spazio da sperimentare e da attraversare, mettendone in questione la percezione naturale e stimolando la partecipazione attiva dello spettatore. Questo effetto spaesante è raggiunto da un linguaggio ridotto all’essenziale: spesso gli elementi impiegati sono impalpabili, come la luce o il suono, che avvolgono lo spazio e agiscono in quel tratto liminare che costituisce la soglia tra incoscienza e consapevolezza.