Archivio mensile:gennaio 2013

I MARTEDì CRITICI – REMO SALVADORI

REMO SALVADORI

31 gennaio 2011, ore 19.30

Museo Pecci, Milano

a cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli

con la collaborazione di Sara De Chiara

 

Ospite del sesto e ultimo appuntamento dei Martedì Critici milanesi è Remo Salvadori, artista formatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze e attivo a Milano dai primi anni Settanta.

Le opere di Remo Salvadori, spesso si tratta di veri e propri cicli, nascono da una lunga riflessione e interiorizzazione dell’incontro che l’artista fa con il mondo circostante.

L’opera diventa veicolo di questa personale esperienza dello spazio, che viene ricreato attraverso un linguaggio semplice, composto dagli elementi primari della vita come l’acqua, il colore e il metallo o più complessi come l’armonia geometrica, l’evoluzione in continuità delle forme o la presenza di più prospettive affiancate. L’artista sonda la natura diversa delle sostanze, le loro possibili corrispondenze e, grazie agli interventi direttamente sulla materia, realizza una trasformazione che permette uno scambio e stabilisce un rapporto empatico.

L’opera e lo spettatore infatti si affrontano come due soggetti tra i quali si innesca un passaggio di energia dovuto a una tensione tra equilibri e possibili rotture; è l’osservatore che costruisce l’opera e che vivifica il senso profondo dell’arte come processo di conoscenza di sé stessi e del mondo.

 

grazie alla collaborazione di:
INCONTRI INTERNAZIONALI D’ARTE
CORTOARTECIRCUITO
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I MARTEDÌ CRITICI – PAOLO GRASSINO

PAOLO GRASSINO

29 gennaio 2013, ore 19.30

Museo Pecci, Milano

a cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli

con la collaborazione di Sara De Chiara e Laura Lionetti

 

Ospite del secondo appuntamento dei Martedì critici al Museo Pecci di Milano è Paolo Grassino (Torino, 1967), protagonista anche della mostra in corso presso il museo milanese e intitolata Percorso in tre atti a cura di Stefano Pezzato. La mostra, articolata in tre lavori che scandiscono alcune tappe significative della carriera dell’artista, offre una panoramica sulla poetica di Grassino, sui materiali eterogenei che impiega e sul linguaggio che, partendo principalmente dalla scultura, ma anche dal video, dal suono e dalla pittura, dialoga sempre con lo spazio in cui agisce, trasformando la singola opera in una installazione ambientale.

La ricerca di Grassino si concentra infatti sul rapporto tra il corpo, umano o animale, e lo spazio circostante, ponendo in evidenza le inaspettate analogie che legano le strutture interne che regolano il funzionamento vitale alla realtà esterna. Sollecitato dal mondo oggettuale con cui viene messo in contatto, il corpo reagisce e si trasforma, rivelando la sua duplice natura: dinamica e ricettiva, veicolo di uno scambio con l’altro, e al contempo solitaria, intrappolata dall’elemento estraneo che la sovrasta e rende muta, potente metafora della condizione umana.

Artista noto in Italia e all’estero, nel 2000 la Galleria d’Arte Moderna di Torino gli ha dedicato una mostra personale e nel 2008 ha preso parte alla XV Quadriennale d’Arte di Roma. Nel 2010 ha tenuto una mostra antologica al Castello di Rivalta (Torino) e nel 2011 Grassino ha presentato l’opera Madre al MACRO di Roma e ha partecipato alla Quarta Biennale di Mosca e a mostre in musei pubblici internazionali come il Frost Art Museum di Miami e il Loft Project ETAGI di San Pietroburgo.

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I MARTEDì CRITICI – EMILIO ISGRO’

EMILIO ISGRO’

22 gennaio 2013, ore 20.00

Museo Pecci Milano

a cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli

con la collaborazione di Sara De Chiara e Laura Lionetti

 

Ospite del primo appuntamento del nuovo ciclo dei Martedì Critici al Museo Pecci di Milano è Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, Me, 1936).

Artista visivo e concettuale, ma anche poeta, scrittore, drammaturgo, regista e giornalista, Emilio Isgrò è sicuramente uno dei nomi più noti e apprezzati a livello internazionale dell’arte italiana del secondo Novecento. Isgrò ha infatti dato vita a un’opera tra le più rivoluzionarie e originali nell’ambito delle cosiddette seconde Avanguardie degli anni Sessanta, che gli ha valso diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia (1972, 1978, 1986, 1993) oltre che ad altre importanti rassegne come le mostre The Artist and the Book in XX Century Italy al MoMA di New York nel 1992, I libri d’artista italiani del Novecento alla Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia nel 1994, l’antologica che il Museo Pecci di Prato gli ha dedicato nel 2008 e la personale tenutasi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 2011.

Ideatore delle “cancellature” di testi, praticate su enciclopedie, manoscritti, libri, mappe e anche su pellicole cinematografiche, Isgrò ha fatto di questa pratica il perno di tutta la sua ricerca, in una sorta di rilettura a rovescio e di reinterpretazione del linguaggio che da verbale si tramuta, attraverso calibrate manipolazioni, in artistico. “La cancellatura” – chiarisce l’artista – “non è una banale negazione ma piuttosto l’affermazione di nuovi significati: è la trasformazione di un gesto negativo in positivo”.

Durante la serata verrà ripercorsa, attraverso una slide show, tutta la sua vicenda artistica.

I Martedì Critici al Museo Pecci di Milano gennaio 2013

I Martedì Critici al Museo Pecci. Si riparte da Milano, con Emilio Isgrò. La storia ardita delle cancellature, raccontata da un grande maestro del secondo Novecento

Scritto da  | lunedì, 21 gennaio 2013

 

Emilio Isgrò, Dichiaro di non essere Emilio Isgrò, Milano, Centro Tool, 1971

Tornano, con l’inizio del 2013, i celeberrimi Martedì Critici, oramai un cult che scandisce le settimane dell’Italia dell’arte. Il nuovo ciclo coinvolge per il secondo anno il Museo Pecci, rinnovando la trasferta milanese. Dieci incontri in tutto, che vedranno impegnato lo staff – in primis i due curatori, Alberto Dambruoso e Marco Tonelli – fino al prossimo 2 aprile. Quasi tutti confermati i nomi, che vi anticipiamo fin da ora: Emilio Isgrò, Paolo Grassino, Gianni Dessì, Giovanni Albanese, Paolo Icaro, Chiara Dynys, Piero Gilardi, Sergio Ragalzi. Ultimi due in attesa di conferma.
Si parte dunque con Isgrò, maestro assoluto del concettuale, tra le figure più apprezzate a livello internazionale nel panorama italiano del secondo Novecento. Isgrò è e resterà, nell’immaginario collettivo, l’artista delle “cancellature”. Colui che fece della sottrazione un’affermazione, che tramutò il vuoto di segno in pieno di senso: una scrittura di assenza, la sua, che ha ricamato porzioni di meditazione, di dubbio, di sospensione e di resistenza, lungo le pagine di testi classici, romanzi, scritti autografi, spartiti, carte geografiche, documenti storici.

Dichiaro di essere Emilio Isgrò, 2008, 400×287 cm, acrilico su tela montata su legno, Collezione Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci

Un lavoro da fine decostruzionista, che rimette in gioco la pratica interpretativa, quella semiologica, quella conoscitiva. La ricerca di nuovi significati passa, nel lavoro di Isgrò, attraverso la manipolazione, l’occultamento e la ridiscussione del già dato e del già detto. Il racconto, così, si trasforma in visione, nel momento in cui è la parola a farsi segno: la rete di pieni e di vuoti, che articola le pagine nuove, dispiega un universo utopico. Il luogo dell’infinitamente possibile.
E in questa contrapposizione continua tra bianchi e neri, sparizioni ed emersioni, l’artista siciliano ha affrontato anche lo spazio instabile del proprio Io, sfidando il concetto di identità: qui negata, lì ritrovata, a volte smentita, altre dichiarata. Identità in bilico, nelle testimonianze degli altri e nella consapevolezza di sé.
Il lavoro di Isgrò verrà ripercorso, nell’arco della serata, attraverso uno slide show con alcune immagini salienti della sua produzione: una storia che sarà lui stesso a raccontare, in dialogo con la lettura critica dei due curatori. Il video, come sempre, arriva la prossima settimana. Su Artribune Television.

– Helga Marsala

I Martedì Critici- Emilio Isgrò
22 gennaio 2013
Museo Pecci – Ripa di Porta Ticinese, 113 – Milano
Ingresso: libero
Orari: 19.30-21.30
Contatti: mob. 339 7535051
imartedicritici@gmail.com
http://www.imartedicritici.com; http://www.centropecci.it

Giovanni Albanese, «Una vita difficile»
Milano. Il lungo viaggio dei «Martedì critici» torna a fare tappa a Milano, dopo Roma e Napoli. È un viaggio che attraversa in lungo e in largo la penisola e i temi dell’arte contemporanea, condotto dai critici d’arte Alberto Dambruoso, fondatore nel 2010 dell’iniziativa, e Marco Tonelli, ma svolto con le parole degli artisti, a segnare l’urgenza attuale di un ritorno al ragionamento sull’arte e al pensiero sull’opera, senza intermediazioni «sistemiche».
Al Museo Pecci di Milano, il pubblico incontrerà il 22 gennaio, dalle ore 20, Emilio Isgrò, il 29, alla stessa ora,Paolo Grassino, il 5 febbraio Chiara Dynis, il 12Giovanni Albanese (nella foto, la sua opera «Una vita difficile», esposta a Roma nella personale presso Anna Marra Contemporanea, aperta dal 31 gennaio al 30 marzo), il 19 Sergio Ragalzi. A marzo, con date ancora da definire, sarà la volta di Paolo IcaroGianni Dessì Piero Gilardi. È un ritorno al confronto non affrettato e al dialogo, una pratica antica come le parole, eppure sempre nuova. La realizzazione dei «Martedì critici» è resa possibile grazie al sostegno di Fastweb e di Spedart.

di Guglielmo Gigliotti, edizione online, 14 gennaio 2013