EMILIO ISGRO’
22 gennaio 2013, ore 20.00
Museo Pecci Milano
a cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli
con la collaborazione di Sara De Chiara e Laura Lionetti
Ospite del primo appuntamento del nuovo ciclo dei Martedì Critici al Museo Pecci di Milano è Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, Me, 1936).
Artista visivo e concettuale, ma anche poeta, scrittore, drammaturgo, regista e giornalista, Emilio Isgrò è sicuramente uno dei nomi più noti e apprezzati a livello internazionale dell’arte italiana del secondo Novecento. Isgrò ha infatti dato vita a un’opera tra le più rivoluzionarie e originali nell’ambito delle cosiddette seconde Avanguardie degli anni Sessanta, che gli ha valso diverse partecipazioni alla Biennale di Venezia (1972, 1978, 1986, 1993) oltre che ad altre importanti rassegne come le mostre The Artist and the Book in XX Century Italy al MoMA di New York nel 1992, I libri d’artista italiani del Novecento alla Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia nel 1994, l’antologica che il Museo Pecci di Prato gli ha dedicato nel 2008 e la personale tenutasi alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 2011.
Ideatore delle “cancellature” di testi, praticate su enciclopedie, manoscritti, libri, mappe e anche su pellicole cinematografiche, Isgrò ha fatto di questa pratica il perno di tutta la sua ricerca, in una sorta di rilettura a rovescio e di reinterpretazione del linguaggio che da verbale si tramuta, attraverso calibrate manipolazioni, in artistico. “La cancellatura” – chiarisce l’artista – “non è una banale negazione ma piuttosto l’affermazione di nuovi significati: è la trasformazione di un gesto negativo in positivo”.
Durante la serata verrà ripercorsa, attraverso una slide show, tutta la sua vicenda artistica.