I Martedì Critici – Nicola Samorì

 
Martedì 13 dicembre avrà luogo il dodicesimo appuntamento della nuova stagione de I Martedì Critici, gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’Associazione Culturale I Martedì Critici, giunti al dodicesimo anno di attività.
La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell’arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno presso diversi luoghi della cultura, tra cui la Sapienza Università di Roma, Facoltà di Architettura – Sede di Valle Giulia, l’Accademia di Belle Arti di Frosinone e l’Accademia di Belle Arti di Roma.
 
Ospite del dodicesimo appuntamento stagionale de I Martedì Critici sarà Nicola Samorì
 
                                                          
 
Nicola Samorì è nato nel 1977 a Forlì e si è diplomato nel 2004 all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Pittore e scultore, nel suo percorso si evidenzia il tentativo di mettere in pericolo forme derivate dalla storia della cultura occidentale: in esse l’apertura del corpo rappresentato e della superficie pittorica si mostrano senza soluzione di continuità e si ha l’impressione che la nascita di una nuova opera comporti sempre il sacrificio di una antica.
A partire dal 2010 si affacciano nei suoi lavori le prime scorticature del pigmento, processo evidente in tre mostre del 2011: Baroque, LARMgalleri, Copenaghen; Scoriada, Studio Raffaelli, Trento; Imaginifragus, Christian Ehrentraut Gallery, Berlino. L’anno successivo si tiene la sua prima personale in una sede museale: Fegefeuer, Kunsthalle, Tubinga. Con la mostra Die Verwindung, allestita presso Galleria Emilio Mazzoli di Modena nel gennaio 2013, “l’artista ha finito per castigare ciò che aveva composto, giungendo così all’inevitabile e irrinunciabile assassinio della pittura” (Alberto Zanchetta).
Nel 2014 si sono succedute mostre personali e collettive allo Schauwerk di Sindelfingen, al MAC di Lissone, alla Kunsthalle di Kiel e negli interrati palladiani di Palazzo Chiericati a Vicenza. L’anno successivo è selezionato per partecipare alla 56ma Biennale di Venezia, e inserito nel progetto espositivo Codice Italia curato da Vincenzo Trione.
Sempre nel 2015 il TRAFO Centre for Contemporary Art di Stettino gli dedica una vasta monografica dal titolo Religo. Sono del 2016 i progetti personali alla Galleria Monitor di Roma e il primo solo show presso la sede di Lipsia della Galerie EIGEN + ART, a cui segue la partecipazione alla 16° Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e la mostra Gare de l’Est al Teatro Anatomico di Padova.
Nel 2017 partecipa alla collettiva Art in Art presso il MOCAK di Cracovia e hanno luogo due monografiche al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro e alla Neue Galerie di Gladbeck. Fra il 2017 e il 2018 prende parte alla mostra The New Frontiers of Painting presso la Fondazione Stelline di Milano, dove ritorna nella primavera del 2019 in occasione della mostra The Last Supper after Leonardo. Nel 2018 gli esperimenti con la tecnica dell’affresco condotti nei due anni precedenti confluiscono nella mostra Malafonte alla Galerie EIGEN + ART di Berlino.
A fine 2019 tiene la personale Cannibal Trail, presso il Yu-Hsiu Museum of Art, Caotun (Nantou, Taiwan), la prima in Asia; a inizio 2020 allestisce a Napoli, presso la Fondazione Made in Cloister e il Museo Archeologico, il progetto Black Square e in settembre con la mostra personale In abisso torna nella sede berlinese della Galerie EIGEN + ART. In novembre apre una personale al Museo Mart di Rovereto dedicata alla figura di Santa Lucia, una delle immagini-guida degli ultimi anni del suo lavoro. Nel 2021 viene presentata a Palazzo Fava di Bologna l’antologica dal titolo Sfregi, un percorso di diciassette anni di lavoro in oltre ottanta opere.

I Martedì Critici – Massimo Ruiu


Martedì 6 dicembre avrà luogo l’undicesimo appuntamento della nuova stagione de I Martedì
Critici, gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’Associazione
Culturale I Martedì Critici, giunti al dodicesimo anno di attività.
La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo
dell’arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno
presso diversi luoghi della cultura, tra cui la Sapienza Università di Roma, Facoltà di Architettura –
Sede di Valle Giulia, l’Accademia di Belle Arti di Frosinone e l’Accademia di Belle Arti di Roma.
 
Ospite dell’undicesimo appuntamento stagionale de I Martedì Critici sarà Massimo Ruiu
                                                          
 
Massimo Ruiu nasce a SAN SEVERO (FG) nel 1961;si laurea in Lettere presso la Cattedra di
Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università di Roma “La Sapienza”; vive e lavora a Roma.
La ricerca artistica ha come costante una tensione poetica che guarda nell’uomo, a volte con ironia
per colmare l’abisso che c’è in lui.
Nelle opere di Massimo Ruiu c’è sempre qualcosa che non c’è. Nel ciclo delle “Ombre assolute”,
avviato nel ’97,”Galleria Pino Casagrande”, le immagini fotografiche sono forate da nere cavità
d’assetto geometrico, capaci di inghiottire lo sguardo.
In quei “buchi neri” l’immagine implode, tracolla e naufraga in se stessa, in una frana delle percezioni
che è tutta interna all’immagine. Eppure l’immagine è sempre lì. Cosa succede? Nel dittico fotografico
“7 minuti prima/7 minuti dopo” il non-evento è dentro l’evento. Nel video “Secondo tempo”, fisso per
ben 200 minuti su tale scritta, il primo tempo è un non-tempo che sostiene come un piedistallo invisibile
la nozione di tempo.(”Secondo Tempo”Palazzo Pascali, Polignano,2003) Nel ciclo delle opere dedicate
ai pesci è messa in scena la negazione della Storia attraverso parole sottratte e custodite dal mutismo
degli abitatori del mare (“Doppiomare” st. Fedele, Monopoli 2006, “Le parole illuminate dei pesci” Vedetta
della Marina, Giovinazzo 2008, MAR NERO, Casa vuota Roma 2018, Le parole e i pesci. Castello angioino
di Mola di Bari 2019, Pesci sognanti, dipinti, perduti. Gallera Cervo Volante, Bassano in Teverina VT 2022).
Nei quadri/reliquari contenenti la cenere di libri (1996), la pagina non muore, si polverizza in idea. E’ tutto
un procedere per negazioni affermative, per vuoti che riempiono e finitezze forate d’infinito. L’assenza,
la reticenza, il non-dire: sono i grimaldelli per rendere “assoluta” l’opera relativa, per completarla col suo
lato “non”, E se la parte più viva dell’immagine fosse il suo cuore cavo? Se la sua parte più vera fosse l
a sua parte più nera?
 
Massimo Ruiu rivolge la sua innata vena poetica alla definizione esatta di icone del non-essere fino
all’ultima deriva dove i pesci, accompagnati da lavagne parlanti, evocano in ambientazioni scolastiche
il desiderio di un approdo o la nostalgia di un naufragio (Ossimori, Museo delle genti d’Abruzzo PE 2019,
KM. 0 Galleria Gigi Rigliaco Galatina, Le, 2020). Nell’era dell’iper-immagine Ruiu inventa
l’anti-immagine delle “Ombre assolute”, nella stagione del “troppo” medita sul “meno”, sui lati in ombra,
invisibili solo ai ciechi (G.Gigliotti).
Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia con l’opera “@” realizzata con 100 chiocciole, 
da qui sviluppa un ciclo di opere realizzate con chiocciole in letargo che aprono ad una 
riflessione sulla diversa percezione del tempo umano e quello naturale.

I Martedì Critici – Enrico Lombardi


Martedì 22 Novembre avrà luogo il nono appuntamento della nuova stagione de I Martedì Critici,
gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’Associazione Culturale
I Martedì Critici, giunti al dodicesimo anno di attività.
La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell’arte
contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno presso diversi
luoghi della cultura, tra cui la Sapienza Università di Roma, Facoltà di Architettura, l’Accademia di Belle
Arti di Frosinone, l’Accademia di Belle Arti di Roma e gli spazi dei Musei di San Salvatore in Lauro.
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Ospite del nono appuntamento stagionale de

I Martedì Critici
sarà il gallerista
Enrico Lombardi


                                                            
Enrico Lombardi inaugurò la sua galleria nell’Aprile del 1977 in Via del Babuino 70, occupandosi da subito
di grafica internazionale con mostre dedicate a Giorgio de Chirico, Pablo Picasso e Wifredo Lam, e con raccolte
di grafiche che andavano da Lucian Freud passando per tutti i maestri surrealisti. Nello stesso periodo cominciò
ad occuparsi di pittura di artisti italiani, tra cui Renato Guttuso, Fausto Pirandello, Ennio Calabria e Renzo Vespignani. 
Dalla metà degli anni 80 abbandonò completamente il lavoro sulla grafica, dedicandosi completamente alla pittura,
dalla Scuola Romana a quelli che all’epoca erano i pittori emergenti. La linea conduttrice del suo pensiero artistico
è sempre stata la figurazione italiana.
Nello stesso periodo è stato attivo in diverse associazioni di politica culturale come l’ARGAM, che è stato
il trampolino di lancio di moltissimi artisti e storici dell’arte per venti anni. 
Durante il ballottaggio Fini/Rutelli insieme all’amico Luigi Martini, allo storico dell’arte Enrico Crispolti
e ai pittori Ennio Calabria e Guido Strazza costituì l’associazione Roma per l’Arte, che dopo un lavoro attento
e meticoloso portò all’assessorato alla cultura a Roma il dott. Gianni Borgna che ancora oggi tutti gli amanti dell’arte rimpiangono. Partecipò come rappresentante dell’associazione Gallerie d’Arte Nazionale, alle audizioni alla camera
dei deputati per proporre nuove regolamentazione per l’arte. Tutto ciò lo portò ad essere chiamato dal professore
Gino Agnese nella commissione cultura della nascente Alleanza Nazionale. 
Dal 2015 la Galleria Lombardi si è trasferita in Via di Monte Giordano 40 e la direzione artistica, è stata presa
dal figlio Lorenzo che segue artisti più congeniali al suo pensiero artistico.

I Martedì Critici – Ruggero Savinio


Martedì 15 Novembre avrà luogo l’ottavo appuntamento della nuova stagione de I Martedì Critici, gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’Associazione Culturale I Martedì Critici, giunti al dodicesimo anno di attività.La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell’arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno presso diversi luoghi della cultura, tra cui la Sapienza Università di Roma, Facoltà di Architettura – Sede di Valle Giulia, l’Accademia di Belle Arti di Frosinone e l’Accademia di Belle Arti di Roma. 
Ospite dell’ottavo appuntamento stagionale de I Martedì Critici sarà Ruggero Savinio

Ruggero Savinio, pittore e scrittore, è figlio e nipote d’arte. Suo padre è Alberto Savinio, suo zio è Giorgio de Chirico.  Sua madre Maria Morino, attrice, ha partecipato con la sorella Ione all’ultima tournée di Eleonora Duse nel 1924.
Nato a Torino il 22 dicembre 1934, ha trascorso l’infanzia e la prima giovinezza a Roma. Negli anni Cinquanta ha frequentato lo studio di Giorgio de Chirico e ha studiato Lettere all’Università di Roma, dove ha tenuto la sua prima mostra nel 1956, presentato in catalogo da Giuseppe Ungaretti. Ha vissuto, poi, alcuni anni a Parigi, un lungo periodo a Milano, oltre che nella campagna ticinese, in Maremma, nel Chianti senese e nella campagna di Cetona. Dal 1984 è tornato a vivere a Roma. 
A Milano è stato legato a alcune gallerie, come la Galleria delle Ore, la Galleria Bergamini, e la Galleria Daverio, con la quale ha tenuto diverse mostre a Milano, a New York e a Chicago.
 Ha partecipato a numerose rassegne, come alcune edizioni di «Salon des Grands et Jeunes d’aujourd’hui», Parigi; «La ricerca dell’identità», Palazzo Reale, Milano, 1974; «La Quadriennale», Roma, in diverse edizioni, nel 1992 con una sala personale; «Novecento. Arte e storia in Italia», Scuderie del Quirinale, Roma, 2000, a cura di Maurizio Calvesi.
Sue opere sono presenti in prestigiosi musei e raccolte italiane e straniere, come la Collezione della Farnesina a Roma, la Collezione dell’Accademia di San Luca a Roma, la Collezione Boschi di Milano, la Collezione Guggenheim di Venezia-New York, il Museo Ludwig di Colonia.

Nel 1986 ha ricevuto il Premio Internazionale Guggenheim per un artista italiano.
Nel 1988 è stato invitato con una sala alla Biennale di Venezia e di nuovo, nel 1995, invitato da Jean Clair.
Nel 2011 è presente, invitato da Vittorio Sgarbi, con un gruppo di opere al Padiglione Italia della Biennale di Venezia.

Sulla sua pittura hanno scritto, fra gli altri: Giuseppe Ungaretti, Roberto Tassi, Jean Clair, Giorgio Agamben, Massimo Cacciari, Gianni Carchia, Maurizio Calvesi e Marisa Volpi.

Sue mostre antologiche sono state allestite:
1989, ex Convento di San Francesco, Sciacca
1992, Palazzo Sarcinelli, Conegliano Veneto
1995, Fortezza Spagnola, Porto Santo Stefano
1999, Castello Sforzesco, Milano
2001, Sala del Cenacolo, a cura del Parlamento Italiano, Roma
2004, Fondazione Credito Valtellinese, Sondrio
2005, Fondazione Credito Siciliano, Acireale
2008, Museo Provinciale Castromediano, Lecce
2008, Palazzo Bellarmino, Montepulciano
2009, Palazzo della Corgna, Città della Pieve
2012, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma
2015, Forte Malatestiano, Ascoli Piceno
2018, Accademia Nazionale di Pittura, Pechino
2022, Palazzo Reale, Milano

Nel 1993 ha dipinto lo stendardo per il Palio di Siena;
nel 1995 è stato nominato Accademico Nazionale di San Luca;
dal 1997 al 2001 ha insegnato Pittura alla scuola estiva International School of Art di Montecastello di Vibio;
nel 2000 ha disegnato la medaglia del Giubileo degli Artisti in occasione dell’Anno Santo. È stato ospitato come «artist in residence» presso la Ballinglen Foundation di Ballycastle in County Mayo, Irlanda;
nel 2002 è stato ospitato come «visiting artist» presso il Vermont Studio Center a Johnson, nel Vermont, USA;
nel 2005 ha partecipato all’Expo 2005 Aichi Japan;
nel 2006 è stato presente alla mostra «La Famiglia de Chirico», a cura di Silvia Pegoraro, che ha riunito opere di Giorgio de Chirico, Alberto Savinio e Ruggero Savinio, presso il Museo Studio Michetti di Francavilla a Mare.
nel 2007 partecipa alla mostra «Arte italiana 1968-2007. Pittura», a cura di Vittorio Sgarbi, Milano, Palazzo Reale; riceve il Premio De Sica dal Presidente Giorgio Napolitano;
nel 2009 è ospite come artista della Fondazione Bogliasco; cura la mostra «Amici pittori» presso la Galleria Ceribelli di Bergamo;
nel 2010 ha partecipato alla mostra «Romanesca», pittori e poeti, Casa delle Letterature, Roma;
nel 2011 in Cina partecipa alla mostra «Seguendo il cammino di Marco Polo: artisti italiani dipingono Hang-zhou», Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; partecipa con una sala alla mostra «Parole & Figure» presso il Museo Villa dei Cedri, Bellinzona, Svizzera; è invitato in Cina con un gruppo di pittori italiani, e partecipa alla mostra «Seguendo il cammino di Marco Polo: artisti italiani dipingono Hang-zhou», Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia;
nel 2020 riceve a Vienna l’«International medal of art».

Ha scritto numerosi testi di presentazione per altri artisti, e ha illustrato opere letterarie come: Stella variabile di Vittorio Sereni, per i Cento Amici del Libro, 1979; Dante, Canto XXVIII del Purgatorio, con tre sue litografie, 1995; Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, con 6 dipinti su carta, Enrico Damiani editore, Milano 2017; Aleksandr Sergeevič Puškin, Poesie d’amore e epigrammi, ed. bilingue col testo a fronte, a cura di Annelisa Alleva, con 6 dipinti, Olear Editore, Tomsk 2018.

Ha collaborato con il quotidiano «Il Messaggero» e con la Radio Svizzera Italiana negli Anni Ottanta, e ha pubblicato testi su «Paragone», «Nuovi Argomenti», «La Tartaruga», «L’Almanacco dell’Altana», «Altraparola», ecc.
Sul suo lavoro sono uscite le monografie:

Ruggero Savinio, con testi di Roberto Tassi e dell’artista, Scheiwiller e Galleria Transart, Milano, 1973;
Ruggero Savinio, Arpitesca, Casalbeltrame (Novara), 1993, con testi di Debora Ferrari, Marco Rosci, Roberto Sanesi e Roberto Tonietti;
Ruggero Savinio, con testi di Massimo Cacciari, Guido Giuffré e dell’artista, Marsilio, Venezia, 1997;
Ruggero Savinio Opere su carta, con testi di Francesco Donfrancesco e dell’artista, Moretti e Vitali, Bergamo, 2003;
Fabula picta, a cura di Clio Pizzingrilli, con scritti di Giorgio Agamben, Clio Pizzingrilli e dell’artista, fotografie di Riccardo Lodovici, Quodlibet, Macerata 2015.

Come scrittore ha pubblicato:
1981, L’età dell’oro, Edizioni Scheiwiller, Milano
1992, Percorsi della figura, Edizioni della Cometa, Roma
1992, Ombra portata, Anabasi, Milano
1996, Paesaggio con figura, Le Lettere, Firenze
2001, Il cuore luminoso delle cose, Università degli Studi di Parma, Facoltà di Architettura, Parma
2003, Tra casa e bottega, Edizioni dell’Altana, Roma, finalista al Premio Viareggio;
2004, Didascalie, Edizioni Bambaia, Busto Arsizio
2004, La Galleria d’Arte Moderna, Le Lettere, Firenze
2004, Percorsi della figura (nuova edizione ampliata), Moretti e Vitali, Bergamo
2008, Passaggio della Colomba, Libri Scheiwiller, Milano
2011, Cartavoce, Pagine d’Arte, Lugano
2011, légendes, Pagine d’Arte, Lugano, in francese
2017,  Il cortile del Tasso, Quodlibet, Macerata
2019, Il senso della pittura, Neri Pozza, Milano
 
Sapienza Università di Roma
Facoltà di Architettura – Sede di Valle Giulia
Aula Fiorentino


Info e contatti:
ASSOCIAZIONE CULTURALE I MARTEDÌ CRITICI
Tel. +39 339 7535051
info@imartedicritici.it – www.imartedicritici.com
 

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I Martedì Critici – Maurizio Cesarini

Martedì 8 novembre si terrà il settimo appuntamento stagionale de «I Martedì
Critici», gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati
dall’«Associazione Culturale I Martedì Critici», giunti al dodicesimo anno di attività.
Ospite del settimo appuntamento stagionale presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone sarà
Maurizio Cesarini.

Maurizio Cesarini è nato a Senigallia (AN) nel 1957. Ha frequentato l’Accademia di
Belle Arti di Urbino, dove intorno alla metà degli anni ’70 l’incontro con un fotografo
di Urs Luthi gli apre un nuovo modo di pensare l’arte attraverso la pratica della
performance. Utilizza in questo periodo la performance e il travestimento per
evidenziare sia l’elemento maschile che femminile, adottando una modalità
performativa che definisce e struttura un interesse preciso verso il concetto di
identità. Successivamente la questione identitaria si sviluppa nell’ambito di un
ampliamento di una ricerca che investe la determinazione concettuale e statutaria
di forme quali la fotografia, il video e la performance. Afferma l’artista: “Il senso del
mio lavoro può riassumersi tra due pensieri che in qualche modo lo rappresentano;
l’uno di Montaigne quando dice “Sono io stesso la materia del mio libro” ; l’altro di
Lacan che esplicita chiaramente ciò che penso “Laddove mi vedo non ci sono,
dove ci sono non mi vedo”. La contraddizione tra le due posizioni è il luogo del
definirsi dell’opera.”
Cesarini ha insegnato diversi anni come docente di Anatomia artistica
all’Accademia di Belle Arti di Frosinone. Attualmente è docente all’Accademia di
Belle Arti di Urbino.
Ha partecipato a importanti mostre nazionali ed internazionali esponendo con artisti
di levatura internazionale tra le quali si segnalano: Visioni intermediari – Post
cinema: “Il dispositivo inarrivabile” (Eija-Liisa Ahtila, Doug Aitken, Candice Breitz,
Douglas Gordon, Gary Hill, Pierre Huyghe, Paul McCarthy, Toni Oursler, Pipilotti
Rist, Maurizio Cesarini, Bill Viola) a cura di Gabriele Perretta, 2018; “Other identity”
(collettiva) a cura di Francesco Arena, Galleria ABC-ARTE, Genova, 2019; Aliquid
a cura di Gabriele Perretta con Cindy Sherman, Helmut Newton, James Collins,
Dino Pedriali, Maurizio Cesarini, Galleria Gino Monti Ancona, 2017; Codec
FevistalFestival/Muestra de video y creaciones sonora (collettiva) a cura di
Tommaso Pedone, La c.a.l.a.c.a, Laboratorio de creaciòn artistica para la cultura
alternativa, Città Del Messico, 2015; Doppelganger (personale) Galleria Studio
Arte Fuori Centro Roma, a cura di Loredana Rea, 2013; Collective Eye con Joseph
Beuys, Gunther Brus, Maurizio Cesarini, Antonio D’Agostino, Allan Kaprow, Oleg
Kulik, Urs Luthi, Marcello Mazzella, Hermann Nitsch, Yoko Ono, Nam June Paik,
Gina Pane, Shozo Shimamoto, Wolf Vostell, Emiliano Zucchini, Aspetti della
videoarte contemporanea a cura di Gianluca Ranzi, Atelier dell’Arco Amoroso,
Ancona nel 2010; Videozoom Cina (collettiva) Maurizio Cesarini, Lionice Cola,
Antonio D’Agostino, Nico Macina, Michela Pozzi, Emiliano Zucchini, Biz-Art Center
Gallery, Shanghai, Cina, 2007.