JACK SAL
22 novembre 2011, ore 19.30
Auditorium di Mecenate, Roma
A cura di Alberto Dambruoso e Marco Tonelli
con la collaborazione di Sara De Chiara
Ospite del nono appuntamento dei Martedì Critici è Jack Sal, nato in Connecticut nel 1954.
Sal è esponente di una pittura minimalista e concettuale, in cui il senso dell’impermanenza e dell’effimero sembra essere sempre sul punto di fissarsi nelle fasi del suo apparire o scomparire. Lo stesso artista si definisce un “formalista scettico”, per via della sua attenzione alla manualità e all’interazione dell’opera con le circostanze, per cui, spesso, i suoi interventi si caratterizzano per essere site-specific o irripetibili. Riflessi di superfici metalliche, luci e carta fotografica sono alcuni degli elementi materiali delle sue opere, che, di fatto, si presentano come interventi minimi all’interno dello spazio e dell’ambiente, ma anche del tempo e della storia, quasi ne fossero registrazioni di invisibili ma sensibili mutamenti. Non a caso le sue prime esperienze artistiche risalgono a sperimentazioni fotografiche con il cliché-verre, vale a dire incisioni di luce su carta fotosensibile, che ha continuato ad usare anche nelle sue opere più recenti.
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