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I Martedì Critici – MARIA TERESA BENEDETTI

MARIA TERESA BENEDETTI
18 ottobre 2016, ore 18,30
Accademia di Belle Arti di Roma
a cura di Alberto Dambruoso e Marco Di Capua

Martedì 18 ottobre si è tenuto il quinto appuntamento della stagione autunnale de «I Martedì Critici», gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’«Associazione Culturale I Martedì Critici», giunti al settimo anno di attività. La programmazione prevede la partecipazione di numerose figure di primo piano del mondo dell’arte contemporanea, attive in Italia e all’estero, in una serie di appuntamenti che si svolgeranno a Roma, presso l’Accademia di Belle Arti in via di Ripetta.

Ad affiancare Alberto Dambruoso nella conduzione delle interviste, si avvicenderanno interlocutori di volta in volta diversi: Gianluca Brogna, Lorenzo Canova, Marco Di Capua, Guglielmo Gigliotti, Roberto Gramiccia.

Ospite del quarto appuntamento, martedì 18 ottobre, è Maria Teresa Benedetti.

Storica e critica d’arte, Grande Ufficiale della Repubblica, Premio De Sica 2015, Maria Teresa Benedetti nasce a Urbino, ma vive e lavora a Roma. All’inizio degli anni Settanta s’interessa al teatro e pubblica nella “Fiera Letteraria di Roma” un’inchiesta a puntate sulla scenografia in Italia e nel 1975 scrive lo studio Il Teatro di Giovanni Testori. Dal 1980 al 1998 è stata titolare della cattedra di Storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Roma e precedentemente, dal 1972 al 1979, a quella di Frosinone. Accanto all’insegnamento ha coltivato la carriera giornalistica, pubblicando numerosi articoli su diversi quotidiani, tra cui “Il Tempo”, Roma (1989-2001), “Il Giorno”, Milano (1992) e “L’Informazione”, Roma (1994-1995). Autrice di numerosi volumi dedicati alla cultura artistica europea del secondo Ottocento e del primo Novecento, nonché di svariati saggi per riviste scientifiche e divulgative e per cataloghi di mostre, Maria Teresa Benedetti è inoltre curatrice di mostre, presentate in spazi istituzionali, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Palazzo delle Esposizioni a Roma, Palazzo Reale e La Permanente a Milano. La sua attività scientifica si è prevalentemente dedicata all’approfondimento del Preraffaellismo, dell’Impressionismo, del Simbolismo, del Liberty, rivolgendo però lo sguardo anche verso le ricerche più attuali. Dal 2001 al 2004 ha ricoperto la carica di Presidente della Sezione italiana dell’A.I.C.A. (Associazione internazionale di critici d’arte) e dal 2001 al 2016 è stata Consulente del Complesso del Vittoriano a Roma, oltre che Membro del Comitato scientifico per l’attività espositiva della stessa istituzione.

Tra le sue principali pubblicazioni, ricordiamo: Dante Gabriel Rossetti. Disegni, La Nuova Italia, Firenze 1982; Dante Gabriel Rossetti, (Catalogo generale dell’opera pittorica), Sansoni, Firenze 1984 (ristampa aggiornata Charta, Milano 1998); Dentro l’Immagine. L’Impressionismo, Mondadori, Milano, 1993 (trad. francese Gründ, Parigi 1993); Paul Cézanne, la vita e l’opera, Mondadori, Milano 1995 (trad. francese Gründ, Parigi 1995); Cézanne, Crescent Books, New York 1995; Cézanne nella collana “Vie d’artiste”, Gründ, Parigi 2005; Cézanne nella collana “Vite d’artista” editore Giunti, Firenze 2006; La ricerca di assoluto in Cézann,e nella collana “Grandi monografie”, Electa, Milano, 2006; Preraffaelliti, De Luca Editori d’Arte, Roma, 2012.
Tra le principali mostre curate da Maria Teresa Benedetti, ricordiamo: Burne-Jones dal Preraffaellismo al Simbolismo, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, 1986-87; Dei ed eroi. Classicità e mito fra ‘800 e ‘900, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1997-98; Cézanne il padre dei moderni, Complesso del Vittoriano, Roma, 2002; Ritratti e figure. Capolavori impressionisti, Complesso del Vittoriano, Roma 2003; Degas classico e moderno, Complesso del Vittoriano, Roma 2004-05; Il lavoro negli anni delle avanguardie russe, Complesso del Vittoriano, 2005; Manet, Complesso del Vittoriano, Roma, 2005-06; Omaggio all’arte americana, Palazzo Valentini, Roma, 2006; Donghi. �Complesso del Vittoriano, Roma, poi Palazzo Reale, Milano, 2007; Franco Gentilini – nel centenario della nascita, Milano, Museo della Permanente, 2009-10; Dante Gabriel Rossetti, Edward Burne-Jones e il mito dell’Italia nell’Inghilterra Vittoriana, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, 2011; Cézanne e gli artisti Italiani del ‘900, Complesso del Vittoriano, Roma, 2013-14; Toulouse Lautrec – Luci e ombre di Montmartre, Pisa Palazzo Blu, 2015-2016 (con la pubblicazione del catalogo generale dell’opera grafica).

INFO PUBBLICO
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Accademia di Belle Arti di Roma
Via di Ripetta 222, Roma

ORGANIZZAZIONE
ASSOCIAZIONE CULTURALE I MARTEDI CRITICI
Tel. +39 339 7535051
info@imartedicritici.it
www.imartedicritici.com

Sponsor:
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Media partners:
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Fotografie di:
Gianfranco Basso Visual Artist

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I Martedì Critici – Angela Vettese

ANGELA VETTESE

24 febbraio 2015, ore 18:30

Museo MADRE, Napoli

a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti

Critico d’arte e curatore, Angela Vettese dirige dal 2001 il Corso Magistrale di Arti Visive presso l’Università IUAV di Venezia (Facoltà Design e Arti), dove è docente di Teoria e Critica dell’Arte Contemporanea. Laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano, e specializzata in Storia dell’Arte presso l’Università Cattolica di Milano, tra il 2000 e il 2007 Vettese ha insegnato presso le Accademie di Belle Arti di Milano, Venezia e Bergamo e, dal 2010 al 2013, all’Università Bocconi di Milano. Integrata alla ricerca accademica è quella critica e curatoriale, condotta sia come curatore indipendente sia presso alcune delle più prestigiose istituzioni italiane, in qualità di Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (2002-2013), Direttrice della Galleria Civica di Modena (2005-2008), Direttrice della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano (2008-2010), co-curatrice del Premio Furla-Querini Stampalia (1993-1996) e della Fondazione Antonio Ratti di Como (1995-2004). Con Carlos Basualdo e Pierluigi Sacco co-fondatrice del Festival dell’Arte Contemproanea a Faenza (2007-2011), e nel 2009 Presidente della Giuria Internazionale della Biennale di Arti visive di Venezia, Vettese è membro del Comitato scientifico di Palazzo Grassi-Punta della Dogana a Venezia e Presidente onorario del Centro di documentazione DOCVA a Milano. Autrice di numerosi volumi, tra cui Capire l’arte contemporanea (Allemandi, Torino, 1996/2006/2013), Artisti si diventa (Carocci, Roma, 1998), Si fa con tutto (Laterza, Roma-Bari, 2010/2012), Arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi (Il Mulino, Bologna 2012), Art as a Thinking Process (con Mara Ambrozic, Sternberg Press, Frankfurt 2013), ha inoltre pubblicato saggi in cataloghi pubblicati, fra gli altri, da Phaidon Press, Philadelphia Museum of Arts, Buchhandlung Walther Koenig. Una delle voci più importanti del giornalismo italiano nell’ambito delle arti contemporanee, dal 1986 è firma di punta del supplemento domenicale de “Il Sole 24 Ore”. La sua collaborazione con alcuni dei più affermati artisti italiani e internazionali e la costante attenzione alla ricerca degli artisti emergenti non si è mai disgiunta dalla consapevolezza critica del ruolo sostanziale rivestito dalla ricerca, dalla formazione e dalla mediazione, contribuendo a definire una figura di intellettuale a suo modo unica, nella vastità e articolazione della sua azione, all’interno del panorama artistico italiano contemporaneo.

In collaborazione con l’associazione culturale “I Martedì Critici”, il MADRE di Napoli ho ospitato martedì 24 febbraio, alle ore 18:30 (Sala delle Colonne, primo piano), l’ultimo dei quattro incontri pubblici previsti con alcuni protagonisti del mondo dell’arte contemporanea. Per l’occasione il MADRE aprirà in via straordinaria anche la sera di martedì, abituale giorno di chiusura, dalle ore 18:00 alle 20:00 (accesso alla sala, primo piano). I quattro appuntamenti seguiranno la consueta formula dei Martedì Critici, che tornano a Napoli dopo le tappe in istituzioni quali il Museo Pecci di Milano, il MACRO e il MAXXI di Roma e il PAN: un’intervista pubblica, corredata da immagini, condotta da Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti, curatori del progetto, che permettono di ricostruire mostre, pubblicazioni, progetti, in una pluralità di collaborazioni con artisti, curatori, critici, collezionisti e appassionati.

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I Martedì Critici – Lorenza Trucchi

LORENZA TRUCCHI

4 novembre 2014, ore 19.00

Museo Macro, Roma

a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti

con la collaborazione di Sara De Chiara, Federica Peligra e Alessandra Mazziotta

Sesto appuntamento della stagione autunnale de  “I Martedì Critici”, gli incontri con i protagonisti della scena contemporanea organizzati dall’’Associazione culturale I Martedì Critici. La seconda parte della stagione autunnale degli incontri, giunti al quinto anno di programmazione, si terrà al Macro, presso la Sala Cinema (ingresso libero fino a esaurimento posti), seguendo l’ormai consueta formula dell’intervista pubblica condotta da Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti.

Ospite del sesto appuntamento è Lorenza Trucchi (Principato di Monaco, 1922).

Raffinata critica d’arte, scrittrice e giornalista, Lorenza Trucchi è nata a Monaco nel 1922, da una famiglia di origini liguri, che si trasferisce a Roma nel 1934. Dopo la laurea in Giurisprudenza, comincia a occuparsi d’arte scoprendo presto la passione per il giornalismo. Nel 1949 pubblica i primi articoli su giornali e riviste e dal 1950 collabora assiduamente con i quotidiani: “Il Momento”, “Il Gazzettino”, “Il Corriere mercantile”, e ai periodici: “Leggere”, “Il Taccuino delle Arti”, “Giovedì”, “Art Dossier”. E’ stata inoltre coordinatrice della sezione dedicata alle arti figurative e l’architettura de “La Fiera Letteraria”, critico d’Arte de “Il Giornale Nuovo” e de “La Voce” di Indro Montanelli, e collaboratrice de “Momento Sera”. Critica militante da allora, e ancora oggi attenta osservatrice degli artisti contemporanei, Lorenza Trucchi ha vissuto in prima persona la felice stagione romana degli anni Cinquanta e Sessanta, frequentando le gallerie attive a quel tempo, come L’Obelisco di Gaspero del Corso e Irene Brinn, che ha esposto per prima il lavoro di Alberto Burri, di cui Lorenza Trucchi recensisce la mostra già nel 1952. Frequenta Parigi, dove conosce Jean Dubuffet e l’art brut, e poi Bacon, entrambi protagonisti di due sue importanti monografie. Sempre attenta all’uomo dietro all’artista, Lorenza Trucchi si definisce una “cronista dell’arte”, anche se alla carriera giornalistica ha affiancato l’insegnamento, è stata infatti docente di Storia dell’arte presso le Accademie di Belle Arti di L’Aquila e di Roma dal 1969 al 1994, e dal 1995 al 2001 è stata presidente della Quadriennale d’Arte di Roma. Commissario del Padiglione Italia della Biennale di Venezia nel 1982, ha fatto inoltre parte della Commissione Esperti del Settore Arti Visive delle Biennali di Venezia nel 1988 e nel 1990. Ha curato inoltre numerose mostre su Dubuffet, Gentilini, Sadun, Vespignani, Maccari, Magnelli, Jean Arp e Sophie Taeuber.

Promosso da: Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, e Associazione Culturale I Martedì Critici

 

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I Martedì Critici – Enrico Crispolti

ENRICO CRISPOLTI

27 maggio 2014, ore 19.00

Museo MACRO, Roma

a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti

con la collaborazione di Sara De Chiara, Maria Elisa Giorgi, Alessandra Gattuso, Federica Peligra e Alessandra Mazziotta

Ospite dell’ottavo appuntamento stagionale de I Martedì Critici al MACRO è Enrico Crispolti. L’incontro, che seguirà l’ormai consueta formula dell’intervista pubblica condotta da Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti, si svolgerà presso la Sala Cinema del Macro.

Nato a Roma, dove compie gli studi, Crispolti è allievo di Lionello Venturi, che con Giulio Carlo Argan, Giuseppe Marchiori e Francesco Arcangeli, è lo storico che più ha influito sulla sua formazione. Crispolti è stato docente di storia dell’arte presso Accademia di Belle Arti di Roma, dal 1966 al 1973, nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Salerno, dal 1973 al 1984, anno in cui approda all’Università di Siena come Professore Ordinario di Storia dell’Arte Contemporanea nella Facoltà di Lettere e Filosofia, e dove dal 2001 al 2007 ricopre il ruolo di Direttore della Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte. Crispolti ha curato in Italia e all’estero grandi mostre dedicate al Futurismo, tra cui la prima grande retrospettiva di Balla (GAM, Torino, 1963); Ricostruzione futurista dell’universo (Mole Antonelliana, Torino, 1980); Il Futurismo e la moda (PAC, Milano, 1988); Italiens Moderne. Futurismus und Rationalismus (Museum Friedericianum, Kassel; IVAM, Valencia, 1990), I grandi temi del Futurismo, 1909-1944 (Palazzo Ducale, Genova; Fondazione Mazzotta, Milano, 1997-1998), Futurismo 1909-1944 (Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2001), e ne ha ripercorso la vicenda storica nel volume Storia e critica del Futurismo (1986).

Critico militante, Crispolti si è occupato a lungo di Informale, a cui ha dedicato numerosi studi e pubblicazioni, tra cui L’Informale. Storia e poetica (1971). Ha curato negli anni ’60 diverse edizioni delle internazionali Alternative Attuali, nel Castello Spagnolo de L’Aquila; Sei pittori italiani dagli anni Quaranta ad oggi. Burri, Cagli, Fontana, Guttuso, Moreni, Morlotti, nella Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Arezzo (1967, con A. Del Guercio); diverse edizioni della Biennale della ceramica, a Gubbio negli anni ’70; la X Biennale internazionale di scultura Città di Carrara. Scultura, Architettura, Città, a Carrara (1998, con L.M. Barbero). Per la Biennale di Venezia ha curato la sezione italiana, Ambiente come sociale (1976), la mostra La nuova arte sovietica. Una prospettiva non ufficiale (1977, con G.Moncada), e una parte della sezione italiana, Natura praticata, e la sezione architettonica L’immaginazione megastrutturale dal Futurismo a oggi (1978).

Crispolti è autore del catalogo generale di Baj (1973), Fontana (1974), Guttuso (1983-89) e Pajetta (2009). Ha curato inoltre numerose antologiche o retrospettive di artisti contemporanei, tra le maggiori ricordiamo quelle di: Reggiani, Cagli, Guttuso, Cascella, Afro, Fillia, Prampolini, Pannaggi, Fontana, Somaini.

Dai primi anni ’50 comincia a costituirsi a Roma l’archivio Crispolti, istituzione privata in stretta relazione con lo svolgimento dell’attivita storico-critica di Enrico Crispolti, che comprende un vastissimo materiale relativo ad artisti, critici, gruppi, movimenti, manifestazioni, esposizioni, pubblicazioni periodiche e temi dell’arte del XX e XXI secolo.

 

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I Martedì Critici – Maurizio Calvesi

MAURIZIO CALVESI

6 maggio 2014, ore 19.00

Museo MACRO, Roma

a cura di Alberto Dambruoso e Guglielmo Gigliotti

con la collaborazione di Sara De Chiara, Maria Elisa Giorgi, Alessandra Gattuso e Federica Peligra

Ospite d’eccezione del sesto appuntamento de I Martedì Critici al MACRO è Maurizio Calvesi (Roma, 1927). Uno dei più autorevoli storici dell’arte moderna e contemporanea internazionali, Calvesi si è laureato in Lettere e Filosofia a Roma nel 1949, con Lionello Venturi, discutendo una tesi su Simone Peterzano, maestro del Caravaggio. A Caravaggio sono stati dedicati diversi studi, che hanno introdotto delle importanti revisioni sulla sua poetica e sulla sua personalità;  il libro Le realtà del Caravaggio ottiene il Premio Viareggio per la saggistica nel 1990. Calvesi si è occupato a lungo dello studio dell’Hypnerotomachia Poliphili, celebre volume illustrato del Rinascimento, pubblicato a Venezia (1499) da Aldo Manuzio, restituendo la paternità del libro al nobile romano Francesco Colonna signore di Palestrina. Calvesi ha portato alla luce l’inedito rapporto tra arte e alchimia in una ricerca a partire dal Rinascimento con Dürer fino a Marcel Duchamp, a cui ha dedicato il volume Duchamp invisibile. La costruzione del simbolo (1975). Numerosi sono i suoi studi sull’arte contemporanea, a partire dal Futurismo. Fin dall’infanzia Calvesi frequenta Giacomo Balla a Roma e nel 1941 è in contatto con Filippo Tommaso Marinetti, entrando a far parte del gruppo “Aeropoeti Sant’Elia”. Risale al 1953 l’organizzazione dell’esposizione per conto di Giulio Carlo Argan di Umberto Boccioni nel Palazzo delle Esposizioni a Roma. La mostra segna un punto di svolta nella rivalutazione del movimento futurista, a cui Calvesi ha contribuito attraverso la pubblicazione di numerosi libri e saggi, per culminare con un’analisi del rapporto tra il Futurismo e gli altri movimenti di avanguardia in Le due avanguardie. Dal Futurismo alla Pop Art (1966). Si è occupato della Metafisica e di Giorgio De Chirico, La Metafisica schiarita: da De Chirico a Carrà, da Morandi a Savinio (1982). Come critico, Calvesi ha seguito le tendenze a partire dagli anni Cinquanta, analizzandone processi ed evoluzioni, spesso con anticipo: dall’astrattismo del secondo dopoguerra all’informale, registrando l’importanza di Alberto Burri fin dal 1956, alla Pop Art americana, agli anni Sessanta in Italia e all’arte povera, all’arte concettuale, e alle avanguardie degli anni Settanta, fino al ritorno alla pittura agli inizi degli anni Ottanta. Calvesi è stato tra i primi a segnalare artisti come Schifano, Ceroli, Festa, Pascali, Kounellis, De Dominicis, Vittor Pisani, Di Stasio, Mariani. Dal 1954 al 1997 ha collaborato assiduamente alla Biennale di Venezia come critico, membro delle giurie di premiazione, e delle commissioni di invito, membro del Consiglio direttivo nonché direttore del settore Arti visive (Arte allo specchio e Arte, ambiente, scena, 1984; Arte e scienza, 1986). Ha ricoperto la posizione di sovrintendente delle Gallerie di Bologna e dell’Emilia occidentale, di direttore della Pinacoteca di Ferrara, per passare a Roma, alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea nel 1964 e alla direzione della Calcografia nazionale.

Nel corso della sua carriera, Calvesi è stato docente di storia e critica d’arte in diverse città italiane e titolare della cattedra di Storia dell’arte moderna presso l’Università di Roma “La Sapienza” fino al 2002, dove ha diretto per molti anni il Museo-laboratorio per l’arte contemporanea (1993-2000). Dal 2001 al 2013 è stato Presidente della Fondazione Burri di Città di Castello e dal 2005 al 2010 è stato Direttore della “Fondazione Mastroianni” ad Arpino; dal 1988 è socio nazionale dei Lincei. Direttore della rivista quadrimestrale “Storia dell’Arte”, Calvesi ha fondato nel 1984 la rivista mensile “Art e Dossier”, diretto il mensile “Ars” fino al 2001, e collaborato come critico al “Corriere della Sera” e “L’Espresso”. Vincitore di numerosi premi e riconoscimenti del suo grande contributo alla conoscenza della storia dell’arte, nel 2008 gli viene conferito il Premio Internazionale Balzan che nel settore della Storia dell’Arte, prima di lui, era stato attribuito soltanto a E. Gombrich.

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